Il report, che arriva ad un anno di distanza dal
Ciclone Nargis, coincide con l’attesa relazione sul delicato tema che verrà
sottoposta a breve dal Segretario Generale delle Nazioni Unite al Consiglio di
Sicurezza. L'obiettivo è rompere il silenzio della comunità internazionale, chiedendo con forza un intervento duro e immediato da parte del massimo organo
delle Nazioni Unite.
Secondo il network internazionale circa un bambino su cinque nella parte orientale della
Birmania, attualmente in conflitto armato, muore prima di raggiungere i 5 anni, spesso a causa
della negazione di ogni assistenza umanitaria e medica da parte delle autorità
centrali.
Il documento si conclude con alcune raccomandazioni concrete. Tra queste:
·
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU deve imporre
sanzioni su governo birmano e gruppi armati del Paese, tra cui il pieno embargo
per le armi e il congelamento di beni e viaggi per i leader.
·
Il Segretario Generale deve dare piena
informazione delle violazioni ai sensi della Risoluzione 1612 C.d.S.,
comprendenti violenza sessuale, attacchi contro scuole e negazione di
assistenza umanitaria.
·
Le Nazioni Unite dovrebbero far leva sugli aiuti
giunti in seguito al Ciclone Nargis, per ottenere il pieno accesso delle
organizzazioni umanitarie nelle zone di conflitto.
Sintesi tratta da
www.reliefweb.org (6 maggio 2009).
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