06/10/2009
La KNU si esprime sulle Elezioni del 2010 con un Comunicato Ufficiale

Pubblichiamo il documento approvato dalla KNU - Unione Nazionale Karena (Karen National Union) sulle Elezioni del 2010. Il documento prende le distanze da una recente lettera dell'Ethnic Nationalities Council e rigetta con forza le Elezioni programmate dalla Giunta per il 2010.  


UFFICIO DEL QUARTIER GENERALE SUPREMO KAREN NATIONAL UNION KAWTHOOLEI
Chiarimento sulla politica della KNU in merito alle elezioni del 2010  

La Karen National Union (KNU) è consapevole del fatto che una recente lettera dell’Ethnic Nationalities Council (il Consiglio per le nazionalità etniche – ENC), in base alla quale sembrerebbe che le elezioni previste dall’SPDC per il 2010 potrebbero costituire una qualche opportunità di cambiamento, è stata causa di confusione.

Intendiamo riaffermare la nostra dichiarazione del 24 aprile 2009, secondo la quale le elezioni previste per il 2010 non costituiscono in nessun modo un progresso verso la democratizzazione della Birmania.

Le prove schiaccianti del fatto che le elezioni previste per il 2010 non offrono nessuna speranza di qualsivoglia cambiamento sono le seguenti:

  • Il referendum del 2008 ha mostrato come non sarà ammessa nessuna campagna elettorale, salvo che sia approvata dall’SPDC e sia in linea con la sua politica; ciò significa che il processo elettorale non creerà nessuno spazio politico autentico.
  • Il referendum del 2008 ha evidenziato la possibilità di frodi elettorali; ciò, oltre a numerose altre limitazioni della libertà, non permetterà in nessun modo la celebrazione di elezioni libere e eque.
  • La Costituzione non solamente perpetua il governo dei militari, ma non concede nessun diritto o protezione ai gruppi etnici. La Costituzione rappresenta una seria minaccia alla molteplicità etnica in Birmania.
  • Il Parlamento sarà una semplice istituzione di facciata. Con il persistere nella nuova Costituzione di articoli che cancellano la libertà di parola e con l’SPDC che sta investendo in un nuovo sistema di censura basato su mezzi informatici, appare chiaro che non potrà esservi nessuna genuina apertura di uno spazio politico dopo le elezioni.

La Costituzione del 2008 viola il diritto internazionale e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Abbiamo già avvertito a più riprese del fatto che le elezioni del 2010 non comporteranno nessun miglioramento della situazione dei diritti umani e umanitaria in Birmania, mentre proseguiranno repressione e instabilità.

Ci intristisce il fatto che le nostre previsioni si siano dimostrate corrette e che vi sia stata una drammatica escalation degli attacchi militari, con la dittatura che tenta di schiacciare qualunque forma di opposizione prima delle elezioni.

Lo stato di vigile attesa della comunità internazionale in relazione alle elezioni del 2010 non costituisce un’opzione percorribile. Nelle aree etniche della Birmania si sta dispiegando un’enorme crisi dei diritti umani e umanitaria, mentre proseguono gli attacchi contro i gruppi etnici. È questo il risultato dell’agenda elettorale dell’SPDC in previsione delle elezioni del 2010.

La comunità internazionale sembra tollerare la sfida che le viene lanciata dall’SPDC e sembra seguire l’agenda per il 2010. Ribadiamo il nostro appello ai governi di tutto il mondo affinché non appoggino le elezioni del 2010 e moltiplichino gli sforzi al fine di persuadere l’SPDC ad avviare un dialogo tripartito autentico.

Facciamo appello all’SPDC affinché dia seguito alle richieste dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e di altri e avvii un dialogo tripartito autentico che porti a un vero cambiamento del paese.

Lavoriamo per una Birmania pacifica, stabile e federale. Siamo pronti in qualunque momento ad avviare un dialogo tripartito autentico agevolato dall’intervento delle Nazioni Unite.

Il Comitato Esecutivo Centrale
Karen National Union


(5 Ottobre 2009)