NOTA INFORMATIVA DICEMBRE 2021
Il Natale in Birmania è stato celebrato nel sangue, nella distruzione e nel dolore.
Al 1° gennaio 2022 si contano 1.393 civili uccisi, di cui oltre 100 bambini e 11.296 civili arrestati.
CRIMINI DI GUERRA E CONTRO L’UMANITA’
Il Natale è stato funestato da gravissimi crimini commessi da parte della giunta militare. Crimini pianificati da mesi dalla giunta, che ha capito come in queste giornate di festa, anche per i birmani, ( 90% buddhisti), si può attaccare indisturbati e colpire le popolazioni civili con una brutalità che, purtroppo, sta diventando la norma.
Le notizie arrivate il giorno di Natale, dallo Stato Kayah con prevalenza di cristiani e cattolici, mostrano la strategia genocida dei militari: 38 civili, tra cui donne e bambini in fuga e in cerca di rifugio e protezione dal conflitto, sono stati uccise e i loro corpi bruciati. Il crimine è stato commesso vicino al villaggio di Mo So, Township di Hpruso. Secondo i media della giunta, l'esercito, ha sparato e ucciso un numero imprecisato di "terroristi armati" delle forze d'opposizione, che viaggiavano in sette veicoli e non si sono fermate all’alt dei militari. Tra le persone barbaramente uccise ci sono due membri dello Staff di Save the Children ha dichiarato che stavano tornando a casa per le vacanze.
Mentre il mondo celebra il Natale e il suo messaggio di pace, il NUG ribadisce le sue richieste alla comunità internazionale “per una azione immediata e decisa, che ponga fine ai crescenti crimini di guerra e contro l'umanità della giunta militare, contro il popolo del Myanmar".
Dal 17.12.21 inoltre, si sono registrati bombardamenti a tappeto e attacchi con artiglieria pesante a Lay Kay Kaw nello Stato Karen. La cittadina dava rifugio a centinaia di sfollati e membri del Movimento di Disobbedienza Civile e rappresentanti sindacali, 60 attivisti sono stati arrestati, tra cui un parlamentare, mentre oltre 10.000 civili sono fuggiti in Tailandia, tra cui alcuni sindacalisti, guadando il fiume Moei in condizioni di estrema precarietà e si sono aggiunti alle altre migliaia di profughi assiepati lungo il confine tra Tailandia e Birmania, senza aiuti umanitari.
Anche la cittadina di Thantlang, che per decenni aveva conosciuto la pace, incastrata tra le montagne nel nord-ovest del paese, è stata data alle fiamme e rasata al suolo nei giorni scorsi: https://www.youtube.com/watch?v=jx1lfLRacfI.
Già ad agosto, i militari avevano convocato gli anziani della città per avvisarli che la città sarebbe stata ridotta in cenere se non cooperavano con loro.
Quello era solo l'inizio. Era cominciata una campagna pianificata di incendi e uccisioni nella cittadina e nello Stato Chin. I documenti di militari venuti in possesso del Washington Post, mostrano che gli attacchi sono stati pianificati già a giugno e, che i soldati sono stati autorizzati a "terra bruciata" nella regione, così come successo con gli attacchi del 2017 contro i musulmani Rohingya nel Rakhine. A Thantlang, The Post ha scoperto che nel corso di tre mesi i militari sono tornati più volte per radere al suolo la maggior parte degli edifici lungo la strada principale della città. Dopo i bombardamenti e gli incendi di settembre, i soldati sono tornati il mese successivo, saccheggiando case abbandonate, razziando sacchi di riso, contanti e liquori.
Secondo la Chin Human Rights Organization, circa il 30 percento di Thantlang, ovvero circa 600 dei 2.000 edifici della città, quasi tutti negozi e attività commerciali della città, sono stati distrutti.
30.12.21 sempre nello Stato Chin sono stati trovati due corpi vicino alla cittadina di Mindat. Uno di loro apparteneva ad un militante dei PDF People Defence Force.
7.12.21 nella township di Salingyi 11 contadini tra cui 5 teenagers, sono stati bruciati vivi con le mani legate dietro la schiena dalla giunta. A seguito di questo crimine oltre 3.000 persone sono fuggite. Negli stessi giorni un altro civile è stato arso vivo nella township di Kale nel Sagaing.
A seguito di questi sconvolgenti avvenimenti, l’Alto Rappresentante UE Joseph Borrell, oltre a condannare l’inaudita violenza dei militari ha dichiarato che: “Prendere di mira civili e attori umanitari è inaccettabile e costituisce una palese violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, compreso il diritto umanitario. Devono essere garantiti un accesso umanitario completo, sicuro e senza ostacoli a tutte le persone bisognose e la piena protezione, incolumità e sicurezza del personale umanitario e medico. In vista dell'escalation della violenza in Myanmar, è necessaria una maggiore azione preventiva internazionale, compreso un embargo sulle armi. L'UE è inoltre pronta a imporre ulteriori sanzioni contro il regime militare”.
Sempre il 30 dicembre, anche il Consiglio di Sicurezza ONU ha pubblicato una dichiarazione stampa, nella quale si chiede l’immediata cessazione di tutte le violenze e il rispetto dei diritti umani e si afferma: ”il sostegno al popolo del Myanmar e alla transizione democratica del Paese, nonché il loro forte impegno per la sovranità, l'indipendenza politica, l'integrità territoriale e l'unità del Myanmar”.
ALTRI IMPORTANTI AVVENIMENTI
24.12.21 Un impatto molto negativo lo hanno avuto i festeggiamenti tra il Cardinale Charles Maung Bo e il capo delle forze armate e della giunta Min Aung Hlaing, che si sono fatti fotografare sorridenti durante il taglio di torta. ITALIA-BIRMANIA.INSIEME ha scritto una lettera critica al Cardinale Parolin, sottolineando, come la scelta di festeggiare il Natale con i responsabili di tali crimini contro l’umanità, non poteva non suscitare profonda indignazione e incredulità , non solo tra i cattolici birmani, tra i diplomatici, ma anche tra tutti gli altri birmani.
22-23 dicembre: Visita del Segretario di Stato indiano Shri Harsh Vardhan Shringla, che oltre ad incontrare il SAC ha visto i rappresentanti della società civile e dell’NLD. L’India si è sempre astenuta all’ONU sulle risoluzioni di condanna nei confronti della giunta. Quello tra il governo indiano e la giunta birmana è un matrimonio di convenienza, visto che l’India ha 1600 km di un confine poroso con la Birmania. Un’area dove, dall’indipendenza ci gruppi di insorgenti che chiedono l’indipendenza. Inoltre attraverso l’alleanza con la Birmania, l’India cerca di contenere l’influenza di Pechino e punta ad un rapido sviluppo infrastrutturale della regione, con particolare attenzione ai progetti di connettività. Questi sforzi hanno portato allo sviluppo dell'autostrada “trilaterale” India-Myanmar-Tailandia e al progetto di trasporto multimodale Kaladan, attraverso una combinazione di strade e vie d'acqua. Progetti di connettività che mirano a rafforzare l'impegno economico tra India e Myanmar ,facilitando il commercio transfrontaliero. Ma anche come argine alla crescita della influenza cinese visto che la Cina fornisce sostegno agli insorti negli stati Kachin, Shan e Rakhine, e fornendo armi agli insorti indiani, attraverso i gruppi etnici birmani, che fungono da intermediari per le forniture di armi cinesi agli insorti indiani..
In tutto questo l'esercito ha reso obbligatorio l’addestramento militare. ai figli dei militari. Questo allo scopo di aumentare le riserve soprattutto per la crescita delle defezioni. Ciò, nonostante tale addestramento sia contrario sia alle leggi birmane, che al diritto internazionale. Secondo i genitori dei bambini, qualsiasi bambino maschio o femmina di età superiore ai 15 anni e, in grado di impugnare un’arma, è costretto a sottoporsi a addestramento militare in varie unità in tutto il paese.
Il 18.2021 Italia-Birmania.Insieme, Amnesty International, Rete Italiana Pace e Disarmo e Atlante delle Guerre hanno denunciato la possibilità che sia stato aggirato ancora una volta l’embargo sulle armi e sulle esportazioni di attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna e hanno chiesto un chiarimento al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Infatti un articolo del quotidiano ufficiale della dittatura “The New Light of Myanmar” aveva riportato come nel corso delle celebrazioni per il 74° anniversario dell’aeronautica militare birmana, alla presenza del comandante in capo delle forze armate birmane, vi sia stata l’inaugurazione di alcuni velivoli modificati e ammodernati. Tali velivoli includono un ATR-72 600, un Airbus Eurocopter, un Y-12, Yak-130 e K-8. Gli aerei ATR-72 600 sono prodotti in Francia da ATR, joint venture tra la francese Airbus e l'italiana Leonardo Corporation, mentre gli Eurocopter sono prodotti in Francia da Airbus. La sede centrale di Airbus si trova nei Paesi Bassi.
Nei confronti della Birmania/Myanmar è tuttora in vigore l'embargo stabilito nel 1996 da parte dell'Unione Europea di “armi e munizioni” e tale embargo comprende anche “le parti di ricambio, le riparazioni, la manutenzione e il trasferimento di tecnologia militare” e, dal 26 aprile 2018 include anche “il divieto di esportazione di beni a duplice uso per gli utenti finali militari e della Polizia di frontiera, restrizioni all'esportazione di apparecchiature per il monitoraggio delle comunicazioni che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna e per l'addestramento militare e la cooperazione militare”.
Come è successo per l’azienda italo francese, Cheddite, che produce bossoli da caccia, la Giunta militare birmana può effettuare importazioni di armi e munizioni e materiali dual-use aggirando i controlli sugli armamenti, attraverso reti di broker privati e di compagnie aeree gestite da reti clientelari.
CONDANNE AL CARCERE DEGLI OPPOSITORI
Il 30.12. 21 il tribunale di Magwe ha condannato per corruzione a 18 anni il Primo Ministro della Regione Dr. Aung Moe Nyo, persona integerrima. La condanna va ad aggiungersi ad altri 2 anni di carcere, comminati per incitamento alla rivolta. Altri due ministri sono stati condannati anch’essi. Nello Stato Shan, il ministro della pianificazione U Soe Nyunt stato condannato a 38 anni di carcere per incitamento alla sedizione e alto tradimento. Altri 30 dissidenti a Bago sono stati condannati da 1 a 3 anni per aver sostenuto i partecipanti alle proteste. Mentre a Yangon la corte della prigione di Insein ha condannato tre membri del comitato esecutivo dell’NLD a due anni di carcere per sedizione. I tre sono in carcere dal 1 febbraio. Anche alcune celebrità sono state condannate a tre anni di carcere per sostegno alle manifestazioni, mentre una scrittrice e una modella sono state condannate alla stessa pena con l’aggiunta del lavoro forzato. Nell’ultima settimana alcuni leader studenteschi sono stati condannati a due anni di carcere.
6.12.21 La Consigliera di Stato Aung San Suu Kyi e il Presidente della Repubblica U Win Myint sono stati condannati per incitamento alla violenza e per aver violazione delle norme anti Covid a quattro anni di carcere di cui 2 condonati. Ma questa è solo la prima sentenza. Con le altre accuse di alto tradimento, entrambi rischiano oltre 20 anni di carcere. “La condanna, a seguito di un processo farsa con procedure segrete davanti a un tribunale controllato dai militari, non è altro che una motivazione politica", ha affermato Michelle Bachelet, alta Commissaria ONU per i diritti umani: "Non si tratta solo di negazione arbitraria della sua libertà, ma della chiusura di un'altra porta al dialogo politico". "I militari stanno tentando di strumentalizzare i tribunali per rimuovere tutta l'opposizione politica", ha detto Bachelet. "Ma questi casi non possono fornire una patina legale all'illegittimità del colpo di stato e del governo militare".
"Questo verdetto contro Aung San Suu Kyi non farà che approfondire il rifiuto del colpo di stato", ha aggiunto l'Alto Commissario. "Consoliderà le posizioni, quando ciò che è necessario è il dialogo e una soluzione pacifica e politica di questa crisi".
Nello stesso giorno della condanna della leader birmana, l'Assemblea Generale ONU ha deciso, che l'Ambasciatore Kyaw Moe Tun, incaricato del Governo di Unità Nazionale continuerà a rappresentare il Myanmar all'ONU. Sebbene la giunta militare abbia cercato di rappresentare il Myanmar. "La decisione delle Nazioni Unite conferma inequivocabilmente che la giunta non rappresenta il governo del Myanmar agli occhi dell'Assemblea generale", ha affermato Marzuki Darusman del SAC-M. "La decisione di principio è di grande importanza per il popolo birmano e per la credibilità delle stesse Nazioni Unite".
7.12.21 Conferenza di ITALIA-BIRMANIA.INSIEME e CGIL CISL UIL alla Sala della Protomoteca in Campidoglio.
L’iniziativa in occasione della giornata internazionale dei diritti umani e grazie alla presenza della Presidente del sindacato industriale IWFM. L’iniziativa ha riscosso un ottimo successo ed è stata seguita, grazie al contributo degli amici di Kapusons, anche su Facebook.
In occasione della visita di Khaing Zar, abbiamo incontrato la Ministra Biondi, Direttora del Dipartimento Asia del MAECI e abbiamo avuto incontri con le rappresentanze sindacali delle tre confederazioni e la partecipazione ai congressi FIM di Padova e Monza Brianza.
SANZIONI
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, il 10 dicembre, giornata internazionale dei diritti umani, ha imposto ulteriori sanzioni contro coloro che sono collegati alla violazione dei diritti umani in Birmania. Tale decisione si collega alle ulteriori sanzioni approvate negli stessi giorni anche da Regno Unito e Canada, che hanno imposto sanzioni a molti degli stessi obiettivi.
Le sanzioni americane riguardano ministri della giunta, la Direzione delle Industrie della Difesa (DDI) sotto il controllo diretto del Ministero della Difesa e responsabile della produzione di armi utilizzate principalmente dalle forze armate e di polizia birmane. Armi prodotte dal DDI sono state quasi certamente utilizzate nella brutale violenza dei militari contro il popolo birmano; l'Ufficio Generale del Quartiermastro (QGO), entità subordinata al Ministero della Difesa, e responsabile di assicurare le forniture per l'esercito birmano, inclusi proiettili e artiglieria usati per uccidere più centinaia di civili dopo il colpo di stato. Da ultimo la Myanmar War Veterans Organization (MWVO) che partecipa come forza di riserva delle forze armate.
Inoltre gli USA, con una legge approvata il 27.12.21 hanno riconosciuto di fatto il Governo di Unità Nazionale e il Movimento di Disobbedienza Civile e hanno chiesto alla propria amministrazione di relazionare entro 60 giorni sulle misure di politica e sicurezza adottate a sostegno della opposizione, per la verifica della attuazione delle sanzioni, il ripristino della democrazia, il sostegno alla democrazia attraverso il Governo di Unità Nazionale e i gruppi della società civile birmana etc. e hanno continuato anche una politica diplomatica attiva nei confronti dei paesi ASEAN.
l’Unione Europea invece fatica ad essere efficace e tempestiva. Abbiamo rilevato come ancora oggi si è in attesa delle promesse sanzioni incisive nei confronti degli interessi economici e finanziari della giunta, nonostante la mole di dati a disposizione.
Rincresce inoltre sottolineare, come ancora oggi, a mesi dall’inizio di un dialogo con i rappresentanti del Parlamento italiano, non si è ancora approvata una risoluzione del Parlamento Italiano.
Le 186 organizzazioni della società civile hanno intanto deciso di scrivere a tutti i governi e alle istituzioni internazionali perché adottino con urgenza SANZIONI ECONOMICHE GENERALIZZATE nei confronti di tutti i settori, a partire da quello bancario e assicurativo e del gas e la sospensione del Sistema di Preferenze Generalizzate e delle misure cosiddette Every Thing but Arms, adottate dalla UE. Tale richiesta è sostenuta dalla ITUC e da tutte le organizzazioni sindacali di categoria mondiali.