Secondo
il Relatore Speciale ONU Quintana, gravi sono le preoccupazioni per la
sopravvivenza dei rifugiati interni Rohingya dopo partenza forzata degli
operatori umanitari ONU e delle agenzie internazionali
Il Relatore Speciale Onu sulla situazione dei diritti umani in Birmania Tomás Ojea Quintana, ha lanciato l’allarme per l’ulteriore deterioramento della situazione dei diritti umani nello Stato Rakine.
“I recenti sviluppi nello Stato Rakhine sono solo i più recenti di una lunga storia di discriminazioni e persecuzioni contro la comunità Rohingya, che potrebbero configurarsi come crimini contro l’umanità” ed ha sottolineato come l’evacuazione degli operatori umanitari, a seguito dei recenti attacchi contro gli edifici Onu e delle ONG a Sitwe “aumenteranno unicamente la vulnerabilità di questa comunità”.
“Questi lavoratori si trovavano nello Stato Rakine per fornire un sostegno fondamentale alla salvaguardia della vite, compreso i servizi sanitari, quelli per l’acqua e quelli alimentari per gli sfollati interni, villaggi isolati e altre comunità colpite”. “Il ritiro di questi operatori avrà conseguenze serie sulla fruibilità di diritti umani fondamentali a partire dal diritto alla vita”
In alcuni campi di rifugiati, in particolare a Pauktaw, la disponibilità di acqua potrebbe raggiungere livelli critici nel giro di una settimana. L’impatto sulla salute sarà molto pesante per le 140.000 persone ancora in questi campi dello stato Rakine e le 700.000 persone vulnerabili che vivono fuori dai campi. Oiea Quintana ha sottolineato la scorsa settimana l’impegno del governo nell’assicurare la sicurezza e la protezione degli operatori ONU e delle altre agenzie internazionali e ha sottolineato la necessità di un immediato ritorno di tutto lo staff umanitario in modo che possano riprendere il loro lavoro a tutela della vita di tutte le comunità. Prima degli ultimi sviluppi nel suo ultimo rapporto al Comitato per i Diritti Umani, pubblicato a marzo, il relatore Speciale ha riferito che prendendo in considerazione le informazioni e le denunce ricevute nei sei anni del suo mandato possono essere stati commessi crimini contro l’umanità nello Stato Rakine.
Censimento Nazionale. Ulteriori preoccupazioni
Il Relatore Speciale ha espresso la sua preoccupazione sull’andamento del censimento in Birmania. “la decisione del governo contro l’identificazione dei Rohingya nel censimento non rispetta gli standard internazionali sui diritti umani”.
Nello Stato Rakine, l’identificazione dei Rohingya è stata alla base delle proteste, delle violenze e delle violazioni dei diritti umani e degli abusi rispetto ai quali non è stata individuata alcuna responsabilità. “l’attuale censimento rischia il ripetersi di questi eventi” ha dichiarato l’esperto.
“l’autoidentificazione dovrebbe costituire un pilastro per la raccolta di dati disaggregati sul piano etnico ed è collegata al rispetto dei diritti degli individui nella affermazione della loro identità”. Ha dichiarato Quintana. “negare l’autoidentificazione è quindi una violazione dei diritti umani”. Durante l’ultima sua missione nel paese a febbraio scorso, il Relatore Speciale ha potuto ascoltare da una serie di gruppi etnici come le categorie etniche incluse nel censimento non riflettevano le modalità con cui loro stessi si identificano. “non è solo nello Stato Rakine che le persone obiettano sulle categorie etniche incluse nel censimento ed è diventato chiaro durante le mie discussioni con le comunità nello Stato Kachin che il governo ha affrontando il censimento senza aver effettuato una accurata e corretta consultazione con tutte le comunità interessate.” “il punto di vista di Quintana sul censimento e la richiesta di un immediato ritorno degli operatori umanitari è condivisa dal Relatore Speciale sui diritti umani delle persone sfollate Chaloka Beyani; dal Relatore Speciale sulle minoranze Rita Izsák; dal Relatore Speciale sui diritti di ciascun individuo al govdimento degli standard più elevati di salute fisica e mentale, Anand Grover; dal Relatore Speciale sui diritti alla libertà di assemblea pacifica e di associazione Maina Kiai; e dal Relatore Speciale sulle attuali forme di razzismo, discriminazioni raziali, xenofobia e intolleranza collegate Mutuma Ruteere.