The Irrawaddy – Aung San Suu Kyi ha proposto ai
leader del suo partito un suo incontro con il leader della giunta Generale Than
Shwe per un colloquio diretto su come rimuovere le sanzioni economiche
internazionali contro la
Birmania, questo secondo fonti vicine alla National League
for Democracy (NLD).
Questo mercoledì, Suu Kyi ha
incontrato Nyan Win, il portavoce del NLD e chiesto a lui di informare il
comitato esecutivo del partito di “importanti” proposte. Nyan Win ha rifiutato
di parlare piu a fondo la natura delle sue proposte.
Quando
The Irrawaddy ha
chiesto a Nyan Win, questo venerdì, se
Su Kyi abbia già discusso di un possibile incontro con Than Shwe per parlare di
sanzioni economiche, il portavoce ha detto: “Le sanzioni sarebbero il tema più
idoneo per iniziare dei colloqui di questo livello”. In ogni caso, ha poi
declinato di dare ulteriori informazioni dicendo: “Aspettate fino a Martedì”.
Ha anche aggiunto che
il comitato esecutivo centrale del NLD discuterla proposta di Suu Kyi lunedì e
probabilmente emetterà un comunicato per martedì.
Presumibilmente, se avrà il parere favorevole del suo partito, Suu Kyi scriverà
una lettera a Than Shwe cercando un incontro diretto o farà una proposta
attraverso Aung Kyi, che è il funzionario di collegamento tra lei e il generale
Secondo le nostre fonti, Suu
Kyi cercherà anche di chiedere al regime il permesso per incontrare gli altri
leader del partito e di visitare a casa tre membri dell’esecutivo del partito,
che si trovano a casa in precarie condizioni di salute – il PresidenteAung
Shwe, il Segretario U Lwin e Lun Tin.
Nel passato, Suu Kyi ha
infastidito la giunta per il suo sostegno alle sanzioni economiche, ma negli
ultimi mesi ha dichiarato che è ora pronta a cooperare con il regime per
lavorare alla loro rimozione. Questo cambiamento di posizione è arrivato con l’inizio
del diretto coinvolgimento degli Stati Uniti con la Birmania e ha condotto a
parecchi incontri esplorativi con i generali.
In Agosto, Suu Kyi ha inviato una
lettera a Than Shwe, offrendo di cooperare con il governo e richiedendo un
incontro con i diplomatici occidentali per discutere l’impatto e la severità
delle sanzioni.
Da allora lei ha incontrato due
volte il funzionario di collegamento Aung Kyi. Poco dopo, le è stato concesso
di incontrare i diplomatici, di base a Rangoon, di Gran Bretagna, Australia e
Stati Uniti per raccogliere più informazioni sull’impatto delle sanzioni.
Le aspettative che Suu Kyi
possa presto essere rilasciata dai suoi arresti domiciliari o che le venga
concessa qualche forma di libertà stanno crescendo a Rangoon, soprattutto in seguito
ad una dichiarazione di Min Lwin, il Direttore generale del Ministero degli
Affari Esteri, concessa a
The Associated Press a Manila questo lunedì, in cui
veniva detto “C’è un piano per rilasciare Aung San Suu Kyi subito”.
Nel frattempo, gli avvocati
di Suu Kyi stanno completando l’appello alla Corte Suprema che chiama in causa
la legalità dei suoi arresti domiciliari.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato
giovedì che qualora ad Aung San Suu Kyi non venga concesso di partecipare alle
elezioni birmane del 2010, la comunità internazione non potrebbe considerare le
elezioni credibili. Il Segretario di Stato americano Hillary Rodham Clinton ha
richiesto questa settimana il rilascio incondizionato di Suu Kyi, per far sì
che le elezioni siano libere e giuste.
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Puoi leggere l'articolo in originale su The Irrawaddy)
(14 Novembre 2009)