11/11/2015
Prove di dialogo per la transizione pacifica alla democrazia.
Aung San Suu Kyi scrive al Presidente, al capo dell'esercito e al portavoce del parlamento

Aung San Suu Kyi, conscia della delicatezza della situazione post elettorale e del ruolo ineluttabile dell’esercito nel paese, ha fatto una strategica mossa e ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Thein Sein, al portavoce del parlamento Thura Shwe Mann e al Generale Capo delle Forze Armate Min Aung Hlaing.  “per la dignità della nazione è importante che il volere del popolo che si è concretizzato nelle elezioni dell8 novembre, sia attuato correttamente in modo pacifico e stabile”.

 

La risposta del Presidente Thein Sein è arrivata con una lettera a firma del Ministro dell’Informazione Ye Htut, che  per conto del presidente, afferma che il governo accetterà il risultato del voto e attuerà al momento opportuno il trasferimento pacifico del potere. Aggiungendo  che il governo lavorerà con l’NLD non appena verranno pubblicati i risultati definitivi. Invece Shwe Mann ha risposto alla lettera dalla sua pagina  facebook  affermando che ha in programma di incontrare Suu Kyi la prossima settimana per discutere della riconciliazione nazionale. L’Ufficio del Generale Min Aung Hlaing in una dichiarazione ha sottolineato che le forze armate “si congratulano  con la Lega Nazionale per la Democrazia per aver ottenuto la maggioranza dei seggi nelle elezioni del 2015” e che si “ricercherà il dialogo con Daw Aung San Suu Kyi  dopo che la commissione elettorale avrà pubblicato i risultati.

 

Insomma prove di dialogo  tra soggetti che si sono combattuti fino ad oggi. Passi importantissimi per il futuro del paese.

In tutto questo, la conta dei voti continua ad andare a rilento. A tre giorni dalle elezioni tenutesi domenica 8 novembre, la Commissione Elettorale nazionale ha scrutinato  i voti relativi a 200 dei 498 seggi  del parlamento birmano e ha affermato che ci potrebbe volere  una settimana o forse più prima di terminare lo spoglio.