4/8/2014
Incontri tra il Comandante in capo dell'esercito birmano e i rappresentanti dell'esercito Shan e Wa
Richiesta ai ribelli la deposizione delle armi

Il comandante in capo dell’esercito birmano, Generale Min Aung Hlaing, si è incontrato domenica nello Stato Shan, con i rappresentanti dei gruppi etnici armati  e, secondo quanto riportato dai leader etnici, ha chiesto ai ribelli di deporre le armi.

Durante un incontro tra i leader che rappresentano la maggior parte dei gruppi etnici armati e il gruppo negoziale sulla pace del governo, il comandante in capo ha raggiunto il Comando dell’esercito birmano del nordest a Lashio ed ha tenuto incontri separati con l’United Wa State Army (UWSA) e lo Shan State Progressive party (SSPP), l’ala politica dell’esercito Shan del nord.

I colloqui presso il Myanmar Peace Center a Rangoon iniziati sabato e continuati lunedì stanno tentando da entrambe le parti di raggiungere un accordo su un testo per un accordo di cessate il fuoco, la cui firma è stata ripetutamente ritardata. Secondo il giornale governativo New Light of Myanmar, Min Aung Hlaing ha dichiarato ai due gruppi armanti nello Stato Shan che l’esercito noto come Tatmadaw vuole la pace con gli insurgenti birmani. Il giornale ha scritto lunedì che il capo dell’esercito ha incontrato una delegazione della leadership del’UWSA, gudata dal segretario Pauk Yuri e da una delegazione guidata dal Vice Presidente del gruppo Khe Tai. “il generale ha dichiarato la speranza per una collaborazione con i gruppi etnici armati per il bene del paese, affermando che tutto il popolo deve salvaguardare la sicurezza nazionale in modo unitario” . Il maggiore Dai La, portavoce del SSPP ha confermato all’Irrawaddy che il capo dell’esercito ha assicurato il gruppo che “l’esercito sostiene l’attuale processo di pace e di democratizzazione”. Comunque, Sai La ha affermato anche che “ha dichiarato che i gruppi armati dovrebbero deporre i loro fucili e dovrebbero integrarsi un esercito unico nazionale”. La questione su se i gruppi etnici armati dovrebbero disarmarsi completamente o essere inclusi in alcune forme di esercito federale, è stata un elemento di contenzioso nei dialoghi di pace in corso.

Sa La ha dichiarato che non vi è stato alcun motivo specifico che ha portato all’incontro tra la leadership dell’SSPP e il comandante in capo. “non abbiamo discusso di nessuna delle questioni connesse con le questioni militari ne del processo di pace” ha dichiarato Sai La. Min Aung Hlaing tiene incontri regolari con i gruppi etnici armati come il SSPP e UWSA con i quali il governo ha sottoscritto accordi di cessate il fuoco individuali.

Comunque l’ SSPP ha dichiarato a Min Aung Hlaing, che gli Shan sono in disaccordo con una metà dei principi contenuti nella “dichiarazione di sei punti” messa a punto dall’esercito con la quale ha definito  le sue richieste ai gruppi ribelli durante il processo di pace-. Le richieste in sei punti che i gruppi etnici hanno definito come “un desiderio genuino per la pace” impegnano al mantenimento delle promesse fatte nel  corso del processo di pace; si impegnano a non sfruttare gli accordi di pace; non devono essere un peso per il popolo; devono essere coerenti con lo stato di diritto; e rispettare la costituzione del 2008 definita dall’esercito. Non si è potuto raggiungere i funzionari dell’UWSA, l’esercito etnico più grande della Birmania, per discutere dei dettagli del loro incontro con Min Aung Hlaing, il quale , secondo il New Light of Myanmar, ha incontrato anche i 27 rappresentanti delle milizie che operano nello Stato Shan.