11/10/2011
Comunicato FTUB sulla nuova legge sulle organizzazioni dei lavoratori
La FTUB riconosce gli sforzi del governo di Thein Sein e dello stesso Parlamento per dare seguito alle norme dell'ILO e del sindacato internazionale. Tuttavia la FTUB sottolinea come vi siano ancora sindacalisti e attivisti dei diritti dei lavoratori in carcere e che la struttura fondamentale di questa legge, pur rappresentando apparentemente un passo avanti, introduce ostacoli e prevede norme di estrema ambiguità che mineranno alla radice l’indipendenza, il pluralismo e le prerogative sindacali, oltre al diritto alla contrattazione collettiva e al diritto di sciopero.

Federation of Trade Unions – Burma

Responsabilità e diritti

Dichiarazione sulla  “Legge sulle organizzazioni dei lavoratori”

Data: 30 settembre 2011

Ormai da decenni la Federation of Trade Unions-Burma (FTUB) lavora con i lavoratori birmani, il movimento sindacale internazionale e i costituenti dell'ILO con l'obiettivo di fermare le violazioni dei diritti fondamentali del lavoro. In particolare, la FTUB si è concentrata sulla libertà di associazione e sulla contrattazione collettiva, con l'obiettivo di garantire in Birmania il pieno rispetto della Convenzione 87, proteggendo la libertà di associazione dei sindacati e il diritto alla contrattazione collettiva. È in questo contesto che oggi esprimiamo la nostra speranza che i vincoli della repressione dei lavoratori in Birmania vengano finalmente allentati e che il fondamentale diritto umano dei lavoratori di associarsi liberamente e di costituire sindacati indipendenti possa finalmente cominciare a radicarsi nel paese.

L'approvazione della Legge sulle organizzazioni dei lavoratori potrebbe aprire una strada verso un cambiamento positivo e costruttivo.

La FTUB riconosce gli sforzi del governo di Thein Sein e dello stesso Parlamento per dare seguito alle norme dell'ILO e del sindacato internazionale. Tuttavia la FTUB sottolinea come vi siano ancora sindacalisti e attivisti dei diritti dei lavoratori in carcere e che la struttura fondamentale di questa legge, pur rappresentando apparentemente un passo avanti, introduce ostacoli e prevede norme di estrema ambiguità che mineranno alla radice l’indipendenza, il pluralismo e le prerogative sindacali, oltre al diritto alla contrattazione collettiva e al diritto di sciopero.

Tali problemi fondamentali avrebbero potuto essere risolti, se l'attuale governo avesse deciso di avviare un dialogo vero con i legittimi rappresentanti dei lavoratori del paese organizzati nell'ambito del movimento sindacale internazionale, nonché con il gruppo dei lavoratori dell'ILO, piuttosto che procedere con una consultazione sul progetto di legge, peraltro tenuta segreta, con la Camera di Commercio Birmana e con l'Ufficio dell'ILO.

Se come dichiarato, l'attuale governo intende sinceramente promuovere la libertà, la democrazia e la dignità del lavoro per le donne e per gli uomini birmani, è necessario che la nuova legge riconosca che il diritto a costituire e a far parte di un sindacato debba essere soggetto solamente alle regole dell'organizzazione stessa e non debba richiedere autorizzazioni o approvazioni del Chief Register o di qualunque altra autorità. L'esercizio di tale potere da parte di un organismo dello Stato mina il diritto fondamentale alla libertà di associazione. Le norme della legge devono proibire qualsivoglia interferenza nell'organizzazione, nella costituzione, nelle procedure, nella struttura e nelle modalità di finanziamento del sindacato. Tale interferenza mina alla radice la libertà dei lavoratori di organizzarsi. Le altre disposizioni non devono imporre limiti alla costituzione dei sindacati, né a livello di posto di lavoro, né a livelli superiori, né la costituzione del sindacato deve essere ostacolata in settori specifici quali le forze armate o la polizia. La giurisprudenza dell'ILO richiede che tali esclusioni vengano definite in modo restrittivo, riconoscendo i diritti dei lavoratori civili di tali settori.

Da ultimo, la legge non riconosce chiaramente il diritto delle organizzazioni dei lavoratori alla contrattazione collettiva e alla sottoscrizione di contratti collettivi, introducendo uno squilibrio tra il diritto dei datori di lavoro a ricorrere allo strumento della serrata e il diritto dei lavoratori in caso di sciopero. Inoltre la legge autorizza le autorità pubbliche a trasformare una normale attività economica in un servizio essenziale in caso di sciopero.

A questo punto non possiamo che ribadire la nostra speranza che l'attuale governo accetti un dialogo tripartito che coinvolga l’ ILO e il gruppo dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro per la definizione di una legge sul lavoro esaustiva che garantisca nelle parole e nei fatti non soltanto il diritto, senza alcun ostacolo, a costituire e a iscriversi liberamente ad organizzazioni sindacali e indipendenti, ma che promuova la contrattazione collettiva, legittimando e tutelando la contrattazione stessa come pure i contratti collettivi che ne derivano.

L'FTUB fa appello al governo affinché revochi le norme sopraindicate  come pure le legge precedenti che proibiscono il diritto di assemblea, quali ad esempio le Ordinanze n°  2/88 e 6/88, oltre alla Legge sulle associazioni illegali n. 1908, garantendo inoltre un quadro costituzionale e normativo concreto per un pieno ed effettivo esercizio dei diritti sindacali. Inoltre la FTUB fa appello all'ILO affinché avvii consultazioni specifiche, trasparenti e inclusive al fine di evitare che qualunque nuova legge, piuttosto che costituire un passo avanti verso la democratizzazione del paese, divenga un ulteriore ostacolo nel percorso verso il pieno rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori.

Contatti:       Segretario Generale           U Maung Maung          - 001 1 571 234 9258

                   Vicesegretario Generale    Dr. Zaw Win Aung       - 91 987 157 8569