9/4/2009
Documento 2/2: il sindacato birmano clandestino denuncia la "Violazione della Libertà di Associazione, il lavoro forzato e le altre forme di sfruttamento" in Birmania
Pubblichiamo il secondo dei due importanti documenti che testimoniano la grave situazione interna della Birmania e le persistenti violazioni dei diritti umani, civili, politici e del lavoro nel Paese. I due documenti, che puoi trovare in allegato, in due diverse pagine, sono a firma del Karen Human Rights Group e del sindacato birmano clandestino (FTUB). 

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A Novembre prossimo il Consiglio di Amministrazione dell'ILO dovrà discutere ulteriori misure nei confronti della giunta militare birmana che continua a violare la Convenzione ILO sul lavoro forzato. Si spera che questa volta i governi, tra cui quello italiano e la UE, sostengano la proposta dei lavoratori di chiedere un parere consultivo urgente alla Corte Internazionale di Giustizia su tali violazioni, in ottemperanza a quanto previsto dall'accordo tra ILO e ONU che prevede, secondo l'Art.XX di poter ricorrere alla Corte di Giustizia, che è il più alto tribunale ONU, in caso di violazione di una convenzione.

All' ILO, al contrario del Consiglio di Sicurezza, non vi è diritto di veto. Pertanto se i lavoratori e gli imprenditori dell'ILO e se i governi degli stati democratici si dichiarassero a favore si potrebbe utilizzare questo importante strumento per avere in tempi rapidi un parere consultivo sicuramente favorevole, vista la mole della documentazione che dimostra tale violazione a partire dalla non attuazione delle raccomandazioni della Commissione di Inchiesta ILO. Commissione che tra l'altro ha dichiarato il lavoro forzato un crimine contro l'umanità.

In allegato le ultime testimonianze raccolte sui casi di lavoro forzato in Birmania. I documenti allegati testimoniano come  il lavoro forzato, la confisca delle terre, la violazione dei diritti dei lavoratori siano a tutt’oggi estremamente diffusi in Birmania a scopi militari e per la coltivazione nelle piantagioni.

(Segue la sintesi del report del FTUB. Per leggere quello del Karen Human Rights Group clicca qui)

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Documento 2: Il documento del FTUB, il sindacato birmano clandestino


Il documento “Violazione della libertà di associazione, lavoro forzato e altre forme di sfruttamento” presentato dal sindacato birmano FTUB illustra i casi recenti di violazione della libertà sindacale, l’arresto e la condanna di sindacalisti, e elenca la lista di oltre 30 sindacalisti e attivisti del lavoro detenuti nelle diverse prigioni birmane.

Primo tra tutti Myo Aung Thant che sta scontando la pena dell’ergastolo per attività sindacale e che è stato spostato in nella lontana prigione di Myint Kyina nello stato Kachin. Dal 2005 Myo Aung Thant è stato posto in una piccola cella di isolamento senza finestra. Myo Aung Thant ha ricevuto dalla CISL il Riconoscimento per i diritti umani Giulio Pastore.

A settembre 2008 Pho Tote di 50 anni è stato arrestato da parte delle forze di polizia  con alcuni suoi colleghi e attivisti sindacali Kan Mint e Nyunt Win a Rangoon ed è stato accusato di vari crimini falsi. Senza alcun processo equo i giudici della corte penale lo hanno condannato a 24 anni di carcere. E' stato torturato nel corso degli interrogatori ed è stato costretto ad ammettere crimini non commessi.  Pho Tote è un normale sindacalista che ha svolto iniziative a sostegno dei diritti dei lavoratori e ha collaborato alla formazione di sindacati clandestini nella zona industriale di Rangoon e collaborando alla organizzazione a Rangoon, agli inizi del 2007, di numerose manifestazioni di protesta contro la giunta militare e contro l’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità. Recentemente gli sono stati inflitti altri 8 anni di carcere.

Anche Kan Myint e Nyunt Win sono stati condannati a lunghi periodi di detenzione. Nella prima settimana di aprile 2009 cinque membri dell’FTUB: Zaw Myint Aung di 49 anni, Soe Oo di 37 anni, Tun Nyein di 22 anni, le sindacaliste Khine Lin Myat di 22 anni e Shwe Yi Nyunt di 25 anni sono state arrestate dopo aver partecipato al primo congresso dell’FTUB a marzo del 2009.

In collegamento con questi arresti anche Aung Myint, che non aveva potuto partecipare al congresso e i suoi familiari sono stati arrestati, interrogati e torturati per giorni interi, incappucciati e tenuti svegli e senza cibo per lungi periodi. Grazie all’intervento dell’ILO sono stati rilasciati minacciati.

L’FTUB oltre ad elencare i nomi dei sindacalisti ed attivisti sindacali in carcere pubblica una lista degli ultimi casi collettivi di lavoro forzato e di coscrizione obbligata di bambini soldato avvenuti negli ultimi mesi. Il documento riporta anche casi pregressi di confisca delle terre e di obbligo di lavoro forzato nelle piantagioni di teak, di riso, di banane, di gomma, di tea in violazione delle norme internazionali ed in particolare della Convenzione XI sulla libertà di organizzazione in agricoltura, che la Birmania ha ratificato nel 1923.

In particolare si denuncia come la Democratic Karen Buddist Army (DKBA), la milizia legata alla Giunta, abbia costretto la gente dei villaggi - come ad esempio dei tre villaggi a Belin e Thaton Township - a fornire una persona a famiglia da destinare all’esercito per tre anni nel DKBA, con una multa di circa 300 $ nel caso in cui non fossero in grado di destinare le persone alle attività militari.


Cecilia Brighi


03 Settembre 2009