12/30/2014
Storico Congresso di fondazione della Confederazione dei Sindacati Birmani CTUM
dopo anni di duro lavoro finalmente una grande novità per la promozione del lavoro dignitoso in Birmania

Si è concluso con grandi festeggiamenti, a Rangoon il Congresso di fondazione della Confederation of Trade Unions of Myanmar.  Il sindacato birmano FTUB nato nel 1992 con l’obiettivo di promuovere la dignità del lavoro,  eradicare il lavoro forzato e combattere la durissima dittatura militare è riuscito nella quasi impossibile impresa di crescere in modo costante e di riuscire a trasformarsi in un solido sindacato credibile e democratico. A settembre del 2012, a seguito della approvazione di una legge sulla libertà sindacale e di un accordo con il governo semicivile, tutta la leadership dell’FTUB era potuta rientrare in Birmania e aveva iniziato la costruzione del sindacato soprattutto nei settori industriali e dell’agricoltura. Oggi dopo solo due anni di lavoro l’FTUM è passato da 24 organizzazioni a  627 con quasi 44.000 iscritti.  Per arrivare a questo traguardo sono stati fatti 73  percorsi formativi sulla libertà sindacale, sul ruolo della contrattazione collettiva, sulle relazioni industriali, l’empowerment delle donne, l’ sviluppo di una agricoltura sostenibile. E’ stata creata la rete di giuristi del lavoro a sostegno delle vertenze contro la confisca delle terre, i licenziamenti illeciti,  il comitato donne e il comitato giovani.  Il lavoro è cresciuto enormemente. I due giorni di congresso, a cui hano partecipato 204 delegati e 91 osservatori ha approvato la trasformazione della Federazione dei lavoratori birmani in Confederazione, varando un nuovo Statuto, una rinnovata leadership che vede U Maung Maung assumere la carica di Presidente dell’CTUM.

Innumerevoli sono state le sfide di questi ultimi 20 anni. Nel 1994 a seguito dell’accordo con la giunta  militare l’azienda petrolifera  americana UNOCAL aveva iniziato la costruzione del gasdotto di Yadana tra la Birmania e la Tailandia, costringendo migliaia di contadini al lavoro forzato. U Maung Maung, fuggito in Tailandia sotto la minaccia di arresto da parte dei militari osò riattivare una la Alien  Tort Act, una legge del 1789  e denunciò l’Unocal alla corte americana.  Fu una difficile e non scontata vittoria. Nel corso di quei lunghi anni l’Unocal dovette cambiare 6 avvocati ma perdette la causa. Nel frattempo la Confederazione sindacale internazionale ICFTU e quella europea ETUC presentarono all’ILO una denuncia contro la giunta militare per l’utilizzo diffuso del lavoro forzato.  Anni di forti pressioni che hanno portato alla sospensione del sistema di preferenze generalizzate in Europa e negli USA e dopo le conclusioni della Commissione di Inchiesta ILO nel 2000 alla adozione da parte dell’ILO di una Risoluzione che sospendeva la Birmania dalle attività con l’ILO, chiedeva ai governi, agli imprenditori, alle istituzioni internazionali di rivedere i rapporti economici con la giunta militare ed instaurava un meccanismo di monitoraggio semestrale sulla situazione del paese, e l’aggiornamento delle azioni per costringere il governo birmano a cancellare le leggi sul lavoro forzato e sulla libertà di organizzazione sindacale, perseguendo penalmente i responsabili. Oggi  il lavoro forzato e il reclutamento forzato dei minori nell’esercito sono ridotti drasticamente, anche se non totalmente cancellati.

Enormi sono ancora oggi le sfide che deve affrontare la nuova Confederazione sindacale. La formazione di una robusta leadership in tutti i settori ed in tutto il paese, la crescita della capacità negoziale, il cambiamento delle leggi sul lavoro, la lotta al lavoro minorile e per il salario minimo, la promozione di relazioni industriali responsabili. Il confronto costruttivo col governo e con le imprese è stato avviato da subito, e si sono formati tavoli consultivi tripartiti sulla protezione sociale e il salario minimo. L’agenda della CTUM  è vasta e complessa a partire dall’impegno  per il cambiamento democratico e la promozione di una pace basata sul rispetto delle diversità etniche e religiose, sul federalismo e sul rispetto dei diritti umani fondamentali.   Le risoluzioni approvate dal congresso, oltre a incentrarsi su questa priorità, fondamentale in vista delle prossime elezioni del 2015,  riguardano la promozione di una occupazione di qualità e di una governance democratica del mercato del lavoro; la costruzione, di comune accordo con le parti sociali di un sistema di protezione e sicurezza sociale e del salario minimo;  l’empowerment delle donne, la lotta al lavoro minorile e forzato, il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente e la salute e sicurezza.

Il rafforzamento del sindacato passerà anche dalla strutturazione di un’unità di ricerca e documentazione, e il rafforzamento del centro di formazione sindacale.

Il congresso ha eletto  U Maung Maung Presidente; U Than Swe Vice Presidente; U Than Lwin (Ronnie) Segretario Generale; Daw Phyo Sandar Soe, Vice Segretario Generale  e Daw Khaing Zar Aung Tesoriere.