11/15/2009
Obama chiede a Thein Sein di rilasciare Suu Kyi – Articolo di Simon Roughneen
The Irrawaddy - Il Presidente americano Barack Obama ha richiesto personalmente alla Giunta birmana di rilasciare Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici, sottolineando perciò la differenza di vedute tra l’ASEAN e gli Stati Uniti.              

Parlando  ai media dopo l’incontro inaugurale Stati Uniti – ASEAN a Singapore di oggi Obama ha dichiarato “Confermo la posizione sulla Birmania che ho già espresso ieri a Tokyo”.
Sabato scorso (n.d.r 14 Novembre), Obama aveva offerto alla Birmania un miglioramento delle relazioni bilaterali qualora il Paese avesse intrapreso la strada delle riforme democratiche e avesse liberato i prigionieri politici, compresa Aung San Suu Kyi.              

Robert Gibbs, Capo Ufficio Stampa della Casa Bianca ha detto ai giornalisti che Obama ha sollevato la questione “direttamente” con il Primo Ministro Gen. Thein Sein. L’incontro rappresenta la prima volta che un Presidente americano si è seduto con un leader birmano dal 1966, e va letto come parte della nuova politica statunitense sulla Birmania, che comprende dialogo ma anche il perdurare delle sanzioni.             

D'altra parte però, nel comunicato congiunto Stati Uniti-ASEAN di 27 punti, rilasciato dopo l’incontro, non viene richiesto espressamente il rilascio di Suu Kyi..

La Birmania viene citata sotto la voce “Enhanced Partnership for Enduring Peace and Prosperity”. Il comunicato menziona “l’importanza di raggiungere la riconciliazione nazionale” e afferma che “le elezioni da tenersi in Birmania nel 2010 devono essere condotte in una maniera libera, giusta e trasparente”. 

Nelle ultime settimane alti funzionari statunitensi hanno più volte richiesto l'avvio di un dialogo nazionale capace di coinvolgere tutte le parti in causa, specialmente l’opposizione democratica guidata da Suu Kyi e dai gruppi etnici. Il comunicato congiunto Stati Uniti-ASEAN si è limitato a chiedere che la giunta “inizi un dialogo con tutte le parti per assicurare che il processo sia pienamente inclusivo”.             

Il Primo Ministro di Singapore Lee Hsien Loong ha dichiarato ai media, dopo la chiusura dell’ASEAN e dell'Asia-Pacific Economic Cooperation Forum, “l'incontro Stati Uniti-ASEAN è importante in primo luogo perché è avvenuto e in secondo luogo, perché entrambe le parti sono state d’accordo che l’incontro era necessario e prezioso”.                            

Senza entrare nei dettaglio dell’incontro, PM Lee ha sottolienato le differenze tra la prospettiva ASEAN e quella statunitense in tema di Birmania, dicendo che “l’incontro è stato significativo nonostante le difficoltà che Washington ha con la Birmania”.                 

In quanto membro dell’ASEAN, la Birmania ha ostacolato il coinvolgimento degli Stati Uniti con l’ASEAN nel passato. Tuttavia Obama è desideroso di rivedere i rapporti con una regione che cresce tanto velocemente quanto l’influenza cinese.                  

Obama ha definito l’incontro Stati Uniti-ASEAN come “storico” e ha ricordato di essere il primo Presidente Americano ad avere un legame personale con l’Asia sud-orientale.           

Obama ha anche ricordato la recente riorganizzazione istituzionale dell’ASEAN dicendo “Ho espresso il mio più vivo sostegno all’obiettivo ambizioso, posto dall’ASEAN, di creare una comunità entro il 2015.            

Il Presidente americano ha, infine, concluso dicendo di aspettare con interesse il secondo incontro tra i leader di Stati Uniti e ASEAN che si terrà il prossimo anno. 



(Puoi leggere l'articolo in originale su The Irrawaddy)

(15 Novembre 2009)