Gli USA continuano l'impegno per il cambiamento e a sostegno dei rapporti commerciali
permangono però le preoccupazioni per le tensioni etniche religiose in vista delle elezioni
Gli Stati Uniti continuano l’impegno politico e commerciale in Birmania a sostegno del cambiamento democratico
1) Malinowski, vice segretario di stato USA responsabile per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, in un briefing tenutosi presso l’ambasciata USA di Yangon ha affermato che nonostante i progressi sulle riforme democratiche alcuni elementi della società birmana usano le questioni razziali e religiose per fagocitare le divisioni. “una questione che ci sta molto a cuore è se una dei maggiori punti di forza birmani ovvero le diversità etniche e religiose rimarranno anche nei prossimi anni dei punti di forza.” Ha dichiarato Malinowski.
“Siamo preoccupati dalle manipolazioni che abbiamo visto sulle differenze razziali e religiose e pensiamo che questo sia un rischio in vista delle elezioni del 2015 e del processo di riforma stesso.” Malinowski ha dichiarato che guardando alle elezioni, c’è il problema connesso alla presenza di un clima che garantisca elezioni libere ed eque e per questo sarà necessario assicurare la libertà di espressione e di stampa. Malikowski ha parlato della sua visita in Birmania che ha incluso una visita allo Stato Rakhine dove ha potuto incontrare i leader chiave, i funzionari e i membri delle comunità buddhiste e mussulmane Rakhine. Malinowski ha anche affrontato il tema della recente nomina del General Maggiore Maung Maung Ohn a Primo Ministro dello Stato Rakhine State.
“speriamo che la nuova leadership dello Stato possa portare a soluzione nei prossimi giorni alcuni dei problemi che stanno impedendo ad organizzazioni come Medici Senza Frontiere e ad altre di fornire assistenza alle gente per garantire loro la sopravvivenza. Nel lungo periodo speriamo che si possa avviare un processo di dialogo tra le due comunità ed il governo perché non vi è altra soluzione che quella di trovare un modo per convivere”
2) L’addetto commerciale USA, secondo una dichiarazione dell’Ambasciata Usa in Birmania, sta valutando se concedere alla Birmania i privilegi commerciali previsti dal sistema di preferenze generalizzate.
“In passato il paese fruiva delle preferenze generalizzate, ma successivamente tali vantaggi sono stati revocati. E’ un fatto positivo che gli USA stiano valutando di reintrodurlo, tanto più che il commercio tra USA e Birmania aumenta di anno in anno e questo è un bene per il paese”. Ha dichiarato l’economista U Myint. Secondo il Dipartimento del commercio USA, le esportazioni verso la Birmania sono passate dagli 8 milioni di $ nel 2010 ai 48.9milioni nel 2011, ai 65,8 nel 2012 e ai 145.7 milioni nel 2013. Da quando nel 2012 si sono allentate le sanzioni sulle importazioni dalla Birmania, si è arrivati a importazioni paria 30.1milioni di $ nel 2013.
Lo scorso giugno, il dipartimento per il commercio ha aperto per la prima volta un ufficio commerciale a Rangoon per sostenere le imprese americane nel fare affari in Birmania. Dal 2012 gli USA hanno ridotto ma maggior parte delle sanzioni economiche ad eccezione delle restrizioni sugli affari con soggetti iscritti in una speciale lista per la importazione di giada e rubini e dei limiti negli affari con il Ministero della difesa e gruppi armati statali e non. Le aperture hanno dato il via agli investimenti e al commercio.