5/9/2010
Birmania: il partito di Aung San Suu Kyi dichiarato illegale

La National League for Democracy (NLD), il maggior partito dell’opposizione alla giunta militare birmana, verrà smobilitato il 6 Maggio. Dopo 21 anni, una vittoria elettorale nel 1990 mai accettata dalla giunta e i 14 anni di arresti domiciliari del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, la Laegue sarà dichiarato illegale perché si è rifiutata di registrarsi per le prossime elezioni. Il Comitato Esecutivo Centrale del partito ha votato all’unanimità di non prendere parte alle elezioni, una decisione difficile da prendere, per protestare contro la legge elettorale, in particolare nella norma che richiede di espellere il suo leader, Aung San Suu Kyi, perché condannata.

Come lei, molti degli ufficiali del partito hanno sofferto, sono stati torturati e imprigionati per crimini di opinione. Tuttavia, l’NLD ha detto che la lotta per la democrazia in Birmania continuerà contro la dittatura militare, che governa il Paese dal 1962.                      

“Non siamo tristi” ha detto Tin Oo, il vicepresidente dell’NLD – 83 anni – che ha passato molto tempo in prigione “Noi abbiamo onore. Un giorno torneremo, torneremo per la volontà del popolo”.                      

“Non smobiliteremo il partito” ha detto uno degli attivisti vetereni del partito Win Tin, 80 anni, che è stato rilasciato nel 2008 dopo 19 anni di prigione. “Ma ricordi” ha aggiunto “non c’è nulla di nuovo in questo. Abbiamo già visto i nostri uffici chiusi in tutto il Paese, le nostre bandiere e le nostre insegne smantellate. Siamo abituati alla repressione”.                 

Le elezioni generali sono programmate tra Ottobre e Novembre di quest’anno, ma non c’è una data precisa.               
Il loro obiettivo è quello di rafforzare il potere della giunta nel Paese. Un quarto dei seggi del nuovo Parlamento saranno riservato ai militari; i soldati che hanno recentemente abbandonato l’uniforme saranno considerati civili, un modo per rafforzare il potere militare nella futura legislatura.                  

La leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi è stata esclusa da una legge fatta appositamente contro di lei.     



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(9 Maggio 2010)