2/21/2009
la giunta libera 6.000 detenuti, tra questi solo 19 sono prigionieri politici

La giunta militare annuncia il rilascio di oltre 6.000 detenuti. Solo 19 sono i prigionieri politici

 

Diciannove prigionieri politici, tra cui alleati della leader democratica Daw Aung San Suu Kyi  e cinque monaci buddisti sono stati liberati dal governo birmano nel quadro di una amnistia generale.

 

L’annuncio della liberazione di oltre 6.000 detenuti e’ stato fatto venerdi’ dopo la vistita del rappresentante speciale dell’ONU , Tomás Ojea Quintana, nel corso della qale ha chiesto il rilascio dei prigionieri di coscienza.

Sabato 16 detenuti politici sono stati liberati dalla prigione di Insein e tre dauna  prigione  dello stato Kachin secondo quanto dichiarato dall’organizzazione  Assistance Association for Political Prisoners (Burma) sul suo sito  www.aappb.org.

Il gruppo della prigione di Insein include cinque monaci buddisti arestati nel 2003 e alcuni membri dell’NLDe di altri gruppi politici.

Il governo militare rifiuta l’esistenza di prigionieri politici e dichiara che tutti I detenuti hanno commesso dei crimini. La televisione di stato ha dichiarato che i detenuti sono stati rilasciati per le considerazioni sociali rispetto alle loro famiglie e per prendere parte alle elezioni del 210., nel quadro della road ma per la democrazia. I governi occidentali considerano la roadmap come una buffonata. Tribunali speciali hanno condannato decine di dissidenti  fino a 65 anni di carcere. Tra coloro che sono stati rilasciati vi e’  Thet Wai, un funzionario della  National League for Democracy di Rangoon che era stato condannato a due anni   di carcere per aver denunciato all’ ILO International Labor Organization casi di lavoro forzato.