5/23/2010
Le leggi della giunta rendono impossibili elezioni libere: così il Parlamento Europeo
Mizzima – Il Parlamento Europeo questo giovedì ha approvato una risoluzione che condanna il piano del regime di tenere elezioni nazionali “sotto condizioni che non sono democratiche e sulla base di regole che escludono la maggiore opposizione democratica” ha dichiarato il portavoce del Parlamento a Strasburgo.         

La risoluzione fortemente voluta e votata da una maggioranza di 736 membri chiede anche che vengano cambiate le leggi elettorali perché “rendono impossibili elezioni libere e trasparenti”.           

La risoluzione critica la nuova Costituzione birmana, ratificata con infamia nel Maggio del 2008 in quello che viene comunemente definito come referendum della vergogna, perché tenuto sulle macerie provocate dal Ciclone Nargis. La risoluzione “deplora il fatto che, sotto la nuova Costituzione, i militari si siano garantiti  il venticinque per cento dei seggi in parlamento e avranno il potere di sospendere le libertà civili e l’autorità legislativa nell’interesse della sicurezza nazionale”.                       

Questo passaggio della risoluzione è visto da molti osservatori come un’importante vittoria per il gruppo di advocacy Burma Campaign UK, di Londra, che ha lavorato con attivisti e gruppi democratici in tutta Europa con lo scopo di spostare la politica europea verso una posizione più dura nei confronti della nuova costituzione birmana e dei suoi piani elettorali.



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(Puoi leggere il testo della Risoluzione del Paramento sulla Birmania
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(23 Maggio 2010)