2/18/2015
Convoglio della Croce Rossa nella regione del Kokang colpito negli scontri
il Presidente Thein Sein dichiara lo stato di emergenza e la legge marziale nella regione

I civili in fuga dagli scontri sanguinosi tra le truppe governative e i ribelli etnici nel nord est della Birmania hanno descritto un clima di terrore a seguito delle gragnole di colpi che hanno colpito un convoglio di aiuti ferendo  due persone.  Nella zona un centinaio di persone che facevano parte del convoglio di camion della Croce Rossa Birmana in fuga dalle loro case nella zona di Kokang nello Stato Shan sono state colpite dal fuoco  degli scontri tra le truppe dell’esercito nazionale e i ribelli. La Birmania ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione in risposta al conflitto che ha causato decine di morti e prodotto la fuga di migliaia di persone oltre il confine con la Cina, creando un allarme a Pechino. Il convoglio aveva superato la città e si stava dirigendo a sud, quando è avvenuto l’assalto con foto drammatiche dell’incidente che mostrano giornalisti in viaggio con il convoglio mentre aiutavano i feriti. L’attacco è stato l’ultimo di una serie di attacchi nel clima caotico seguito ad un precedente attacco ad un altro convoglio con dozzine di persone in fuga dai combattimenti. Pechino d’altro canto ha dichiarato di aver aumentato i controlli al confine dopo che circa 30.000 persone hanno superato il confine nella provincia dello Yunnan.  A seguito di questo il  portavoce del ministero degli esteri ha fatto appello alle parti in conflitto in Birmania al fine di evitare un aumento del conflitto. Gli scontri tra gli etnici di origine cinese nel Kokang iniziarono il 9 febbraio  a seguito di circa sei anni di relativa calma dopo i grandi scontri del 2009 che videro l’esercito birmano sconfiggerei i ribelli. La settimana scorsa il governo, l’esercito e molti gruppi armati hanno sottoscritto un impegno ad approfondire i dialoghi di pace concordando di costruire una unione basata su “principi federali”. Ma l’ambito cessate il fuoco rimane ancora molto per aria nella prospettiva delle elezioni nazionali che dovrebbero tenersi alla fine dell’anno. Per questi motivi martedì scorso il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e la legge marziale nel la zona  auto-amministrata del Kokang   a nord dello Stato Shan. Il presidente birmano Thein Sein ha firmato lo stato di emergenza  e la legge marziale che dovrebbero scadere tra 90 giorni affidando il potere esecutivo e giudiziario al comandante in capo dei Servizi di Difesa “perché riporti la normalità” nella regione. Il Comandante in Capo Generale Ming Aung Hlaing ha trasferito la autorità amministrativa militare della città principale del Kokang Laogai  al Comandante delle Operazioni Regionali Colonnello Saw Myint Oo.

Tun Myat Linn portavoce del MNDAA ha dichiarato a DVB che sono state uccise più di 100 persone negli scontri armati a Laogai. E ha chiesto al governo di interrompere le ostilità. Il giornale governativo ha ripreso le parole del Presidente che ha affermato la necessità di “non perdere uno spicchio di territorio birmano” e ha dichiarato che il governo e le forze militari “ adotteranno le necessarie misure per proteggere la vita e la prosperità delle popolazioni e di mantenere pace e stabilità e la legge e l’ordine nella regione del Kokang.”