9/2/2014
Censimento 2014. Presentati i risultati parziali
valutazioni discordanti sulla rappresentazione delle minoranze etniche e religiose

Presentati i primi risultati del censimento

Il ministro birmano per l’immigrazione e la popolazione U Khin Yi ha annunciato il 30 agosto in una conferenza stampa i risultati provvisori del censimento. Secondo il censimento, durato 12 giorni ed iniziato il 29 marzo 2014, popolazione emerge il dato di una popolazione pari a 51.419.420 milioni  di cui 50.313.067 sono state quelle intervistate e 1,206,353 sono quelle che si stima vivano nel Nord dello Stato Rakhine,  negli stati Kachin e Kayin che non sono stati inclusi nel conteggio.  La popolazione è composta da un numero maggiore di donne (26.59 milioni) che di uomini (24.82 milioni).   Le famiglie sono pari a 10,889,348 con una media di  4.4 componenti. La popolazione urbana è pari a 14,864,119 persone o al 29.6% del totale della popolazione.

Il Fondo Onu per la Popolazione ha rilasciato contemporaneamente un sommario di nove pagine sui risultati del referendum.

U Khin Yi ha dichiarato che il censimento non ha incluso tutte le famiglie o la popolazione di tre distretti, di Maungdaw, Mrauk U e Sittway, dello Stato Rakhine e non è stato possibile in 25 villaggi nello Stato Kachin. Per alcuni villaggi della Township di Hpapun il quartier generale della KNU di quelle zone ha  fornito un calcolo indicativo delle famiglie e delle persone per sesso. Il Ministro dell’Unione, che è anche il Presidente della Commissione Centrale per il Censimento, ha affermato che dovendo dare un voto alla qualità dell’esercizio questo è pari a 7.5 su 10 e alcuni osservatori hanno affermato che questo censimento è tra i migliori che monitorato.

I risultati principali del censimento verranno pubblicati a maggio 2015 e verranno seguiti da rapporti tematici pubblicati a partire dal novembre 2015. Durante i 12 giorni in cui si è svolto il censimento è stata conteggiato il 98% della popolazione  presente entro i confini del paese. Il censimento precedente si era tenuto nel 1983.

Ma i criteri utilizzati per la effettuazione del censimento sono stati molto contestati soprattutto da alcune organizzazioni delle minoranze etniche in quanto la sua impostazione non permette di fotografare con esattezza la composizione etnica della popolazione. E questo secondo le critiche sarebbe stato frutto di una scelta. Inoltre il censimento ha escluso la popolazione Rohingya . La popolazione birmana è composta da numerosi gruppi etnici e linguistici. Alcuni gruppi sono in particolari regioni come la comunità Shan della provincia Shan, la comunità Kachin della provincia Kachin, e la comunità Karen della provincia Karen. Queste popolazioni vengono chiamate in lingua birmana: taingyinthar (letteralmente figli  di divisioni geografiche). Ulteriori sub divisioni sono frutto di clan, villaggi, lingue o gruppi religiosi o altri criteri. Quindi moltissime persone si identificano con più di una identità. Per esempio un etnico di etnia Kachin potrebbe essere anche un Maru’ o un ’Rawang’ secondo il suo gruppo religioso. A questo si devono sommare gli effetti delle migrazioni interne e i matrimoni interetnici che hanno mischiato varie identità etniche e portato alla formazione di identità percepite. Un Karen per nascita potrebbe non identificarsi come Karen ma con una identità acquisita dal matrimonio o dalla provincia in cui risiede, generando appunto una identità percepita. I bambini nati da persone di diversi gruppi etnici potrebbero identificarsi come appartenenti ad entrambi i gruppi e o nella regione in cui vivono.

Il censimento 2014, non ha fotografato la complessità rappresentata dalla società birmana o l’ha semplificata eccessivamente. Il questionario consente ad una persona di scegliere una sola identità etnica, generando confusione e risentimenti. Con conseguenti implicazioni politiche perché molti sostenitori delle organizzazioni etniche potrebbero scegliere dei sottogruppi etnici con conseguente indebolimento delle rappresentanze  politiche etniche. Il questionario, come quello del censimento del 1983 identifica 135 taingyinthar   e ogni gruppo è diviso in ulteriori categorie, ma vari gruppi etnici senza alcun collegamento sono stati messi insieme sotto un unico gruppo etnico.  Per esempio nelle province Shan alcuni gruppi etnici come i  Palaung, Lahu e Intha sono indicati come sottogruppi dell’etnia Shan, anche se non sono simili a loro o tra di loro. Questa iper -semplificazione ha creato molte tensioni. Inoltre, l’attuale conflitto nelle province Shan e Kachin ha impedito lo svolgimento del censimento  nello stato Kachin e in parte delle province Shan. Numerosi gruppi non etnici, come i Mussulmani Panthai, i Gurkha, di origine indiana e coloro che hanno vissuto per secoli in Birmania e rappresentano un numero elevato di persone non sono identificate nel questionario. Pertanto hanno dovuto registrarsi sotto altre categorie o secondo il paese di origine. Lo stesso vale per i Rohingya. A marzo scorso il governo ha annunciato il divieto di utilizzo del termine ‘Rohingya’  e ha costretto queste popolazioni ad identificarsi nel formulario come “bengalesi”. Questa scelta ha impedito ai Rohingya di identificarsi, ma ha anche raccolto le indicazioni dei buddhisti radicali che chiedevano che i Rohingya non dovessero essere inclusi nel censimento.