Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo
ITALIA-BIRMANIA.INSIEME in vista della discussione nel Parlamento Europeo di una risoluzione ad un anno dal colpo di Stato
In allegato Intervento dell'On. Patrizia Toia e  la Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo ad un anno dal colpo di Stato Militare.
Punti principali della Risoluzione : La risoluzione  denuncia il ruolo di Cina e Russia nel sostegno alla giunta militare anche attraverso l'invio di armi e sottolinea come Cina e  Russia "hanno compiuto numerosi sforzi politici, militari ed economici volti a legittimare la giunta;
che entrambe hanno legami con le forze armate del Myanmar/Birmania, in quanto principali fornitori di armi nel paese;
che entrambi i paesi hanno ripetutamente bloccato i tentativi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di trovare un accordo in merito alle dichiarazioni sulla situazione in Myanmar/Birmania";
La risoluzione evidenzia come "la giunta del Myanmar/Birmania ha espresso il proprio sostegno alla guerra di Putin contro l'Ucraina";
che gli attacchi della giunta militare "possono costituire crimini contro l'umanità e crimini di guerra ai sensi del diritto internazionale"; Ricorda come "la Commissione non ha ancora avviato un'indagine a norma dell'articolo 19, paragrafo 1, lettera a), del regolamento SPG11 al fine di sospendere le preferenze commerciali di cui beneficia il Myanmar/Birmania, come formalmente richiesto dal Parlamento a larghissima maggioranza nel giugno 2018, nel settembre 2018, nel settembre 2019, nel febbraio 2021 e nell'ottobre 2021";
ribadisce la sua condanna di tali violazioni dei diritti umani e degli attacchi sistematici e diffusi contro la popolazione Rohingya; condanna la persecuzione dei cristiani nel paese; esorta il Tatmadaw a porre fine alle uccisioni e agli arresti di cristiani nonché ai bombardamenti e ai saccheggi nelle chiese; condanna qualsiasi ricorso alla violenza da parte della giunta e respinge tutte le violenze sessuali e di genere ;l'aumento delle violazioni dei diritti dei lavoratori, in particolare nel settore dell'abbigliamento, nonché le aggressioni e le violenze nei confronti dei sindacati e dei difensori dei diritti dei lavoratori; condanna gli attacchi perpetrati dalle autorità militari ai danni di professionisti del settore sanitario e delle strutture mediche,condanna fermamente la fornitura di armi e attrezzature militari al Tatmadaw da parte di Cina, Russia e Serbia;
sottolinea che i paesi come  Cina,  Russia e  Serbia, fornendo armi alla giunta del Myanmar/Birmania, sono direttamente responsabili delle atrocità commesse con tali armi; condanna fermamente il sostegno della giunta del Myanmar/Birmania alla guerra illegale in Ucraina condotta dalla Russia;
E' del parere che il consenso in cinque punti dell'ASEAN non abbia ancora sortito alcun risultato;
esorta tutte le parti coinvolte nella crisi in Myanmar/Birmania ad agevolare l'accesso sicuro e senza restrizioni all'assistenza umanitaria e a concedere l'accesso agli operatori umanitari; invita la Commissione a disimpegnarsi dalle relazioni di lavoro con la giunta per quanto riguarda la fornitura di assistenza umanitaria, impedendole in questo modo di utilizzarla come ricatto per gli aiuti umanitari; invita la Commissione a riorientare e intensificare gli aiuti umanitari, compreso il sostegno sanitario, attraverso canali transfrontalieri, reti umanitarie locali, fornitori di servizi etnici nonché organizzazioni di tipo comunitario e della società civile; chiede che la Commissione valuti come realizzare progetti di sviluppo con tali gruppi e orientare l'assistenza allo sviluppo di conseguenza;
esorta il Consiglio a inserire il Consiglio di amministrazione dello Stato quale entità, invece dei suoi singoli membri, nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi soggetti a misure restrittive; invita il Consiglio, in un ulteriore ciclo di sanzioni, a concentrarsi anche sulle riserve della banca centrale; sottolinea che ciò richiederebbe il congelamento delle attività e il divieto di trasferimenti finanziari internazionali alle due banche statali, la Banca per il commercio estero del Myanmar e la Banca per gli investimenti e il commercio del Myanmar;
esorta l'UE e i suoi Stati membri a esplorare tutti i canali giudiziari e l'assunzione di responsabilità per i gravi crimini internazionali commessi dalle forze di sicurezza, compresi i crimini contro l'umanità a seguito del colpo di Stato, nonché i crimini contro l'umanità, i crimini di guerra e gli atti di genocidio commessi a Rakhine e in altri Stati etnici;i Invita la Commissione a monitorare attentamente l'opportunità di avviare un'indagine sul ritiro del regime "Tutto tranne le armi", al fine di sospendere le preferenze commerciali a favore del Myanmar/Birmania in settori specifici,-