03/10/2012
la Birmania non è l'America e noi dobbiamo trovare la nostra strada per la democrazia ha sostenuto Aung San Suu Kyi al termine del suo viaggio negli USA
La leader birmana in una intervista a  Voice of America  ha dichiarato che il percorso di cambiamento politico in Birmania nel corso degli ultimi due anni è sorprendente e che l0esercito non si è ancora impegnato per un completo cambiamento, che dovrebbe icludere la modifica di alcune parti della Costituzione che attribuisce poteri eccezionali all’esercito rispetto al governo civile. “secondo l’attuale costituzione, l’esercito può sempre assumere la responsabilità di governo  se ritiene sia necessario. Quindi fino a quando l’esercito non si impegnerà esplicitamente e in modo consistente a sostegno del processo democratico, non potremo dire che il cambiamento è irreversibile. Aung San Suu Kyi ha anche dichiarato di sostenere la abolizione delle sanzioni USA perché è tempo per il popolo birmano di camminare con le proprie gambe.
“In molti hanno sostenuto che le sanzioni hanno punito economicamente la Birmania, ma io non concordo con questa posizione. Se si guarda il rapporto del FMI per esempio, questo chiarisce che l’impatto economico sulla Birmania non è stato così pesante. Ma credo che invece l’impatto politico sia stato molto forte e ci ha aiutato nella nostra lotta per la democrazia.” ha dichiarato la leader birmana.
Aung San Suu Kyi, concludendo la visita negli Stati Uniti con un discorso a Los Angeles ha auspicato che il suo Paese trovi la sua strada verso la democrazia. Il Premio Nobel per la Pace ha affermato che la Birmania ha "molto da imparare" dai Paesi dell'est europeo e dal Sudafrica che hanno percorso la transizione democratica. "Ma noi", ha spiegato, "dobbiamo trovare la nostra strada, perché i problemi del nostro Paese non sono esattamente gli stessi di quelli di altri Paesi". "Non può essere come in America, perché la Birmania non e' l'America", ha avvertito Suu Kyi alludendo alle imminenti elezioni presidenziali Usa. "Ogni Paese sviluppa il suo modello di democrazia, che non e' qualcosa che possa essere imposto dall'esterno. Mi sono sempre opposta a quella che viene chiamata la democrazia disciplinata, proposta dal regime militare" birmano, ha insistito Suu Kyi.