Emanata amnistia nel paese: liberati 52 prigionieri politici, 78 ancora dietro le sbarre

Cinquantadue prigionieri politici sono stati liberati da penitenziari di tutta la Birmania  venerdì, mentre 78 rimangono  in carcere e altre centinaia sono ancora sotto processo per cause politiche. L'Associazione di assistenza ai prigionieri politici (AAPP), ha chiesto al governo di rilasciare tutti i vecchi prigionieri politici.

L'amnistia ordinata dal presidente Thein Sein ha portato all'uscita di un totale di 101 detenuti birmani e un neozelandese, Phil Blackwood, che era stato condannato lo scorso anno a 2,5 anni di carcere per diffamazione religiosa.

“Il presidente ha concesso l’amnistia a seguito della positiva conclusione delle elezioni del 2015, della prima Conferenza di Pace dell’Unione e della Conferenza Mondiale Buddista per la Pace”, ha dichiarato il direttore dell'Ufficio del Presidente Zaw Htay  sul suo account Facebook.

Tra le nove carceri da cui son stati liberati i prigionieri politici, la notoria prigione Insein di Rangoon e il carcere di Hpa-an nello stato Karen, hanno rilasciato il maggior numero di prigionieri: 19 detenuti politici ciascuna. Aung Myo Kyaw da AAPP ha dichiarato a The Irrawaddy che restano in carcere ancora 78 prigionieri politici, considerando che l’operatore umanitario Kachin, Patrick Khum Jaa Lee è stato condannato a sei mesi di prigione poche ore dopo l'amnistia presidenziale, per aver diffamato l’esercito birmano su un post di Facebook.

Bo Kyi, segretario aggiunto dell’ AAPP, ha dichiarato che il gruppo legale continuerà a richiedere il rilascio di tutti i prigionieri, senza eccezioni, citando attivisti studenteschi, ambientalisti e giornalisti.

“Apprezziamo la liberazione dei prigionieri, ma quello che noi, e le organizzazioni internazionali, avevamo richiesto, era la liberazione di tutti i prigionieri politici, senza eccezioni” ha detto Bo Kyi a The Irrawaddy.

“Il paese otterrebbe maggiori benefici se i prigionieri  politicivenissero liberati e gli venisse data l’opportunità di fare qualcosa all’interno del paese , piuttosto che tenerli rinchiusi nella cella di una prigione. Questo, inoltre, può rappresentare un ostacolo per la riconciliazione nazionale”.

Anche se il rilascio di Blackwood e di 13 persone, che protestavano in una manifestazione contro i militari, nel quartiere Michaungkan a Rangoon, hanno fatto diminuire il numero di cause ad alto-profilo dalla lista dell’ AAPP, diversi nomi di spicco compaiono ancora nell’elenco.

In un caso recente, Chaw Sandi Tun è stato condannato a sei mesi di reclusione, alla fine di dicembre, per la condivisione on-line di un collage di foto in  cui vengono confrontate le nuove versioni delle divise militari, con i vestiti indossati dalla leader della NLD,  Aung  San Suu Kyi . Chaw Sandi Tun, però, non era fra i prigionieri rilasciati Lunedì, ha detto la madre.

Tin Oo Lin, scrittore ed ex membro NLD, non è stato liberato, secondo AAPP. Sta scontando una condanna a due anni di carcere con lavori forzati dopo aver sostenuto, a un festival letterario, che la discriminazione per motivi razziali e religiosi è incompatibile con i principi generali del buddismo. Per questo, il giudice lo ha ritenuto colpevole di “oltraggio a una confessione religiosa”.

Cinque membri del giornale “Unity”, inoltre, sono stati allontanati e continueranno a scontare la loro pena di sette anni per aver pubblicato un articolo in cui venivano rivelati segreti di Stato.

AAPP ha aggiunto che più di 400 attivisti sono ancora sotto processo per accuse politicamente motivate e non sono stati considerati nell’amnistia.

Il vice Segretario di Stato americano Antonio Blinken ha visitato la Birmania questa settimana e ha invitato il governo uscente a liberare tutti i rimanenti prigionieri politici prima che la NLD salga al potere, alla fine di marzo.

Human Rights Watch di New York, ha pubblicato un comunicato lo stesso giorno, sostenendo che il governo Thein Sein potrebbe lasciare dietro di sé un'eredità positiva liberando "immediatamente e senza condizioni"  tutti i rimanenti prigionieri politici. "Thein Sein non deve aspettare che il nuovo governo prenda ufficio a fine marzo per liberare coloro che non sarebbero dovuti mai essere incarcerati", ha detto il vice direttore per l'Asia di Human Rights Watch, Phil Robertson.

Thein Sein ha rilasciato più di 1.000 prigionieri politici nel corso dei suoi cinque anni di legislatura.



                                                                     



                                    
                                                                              
tradotto da GIUSEPPE DE GREGORIO



Cinquantadue prigionieri politici sono stati liberati da penitenziari di tutta la Birmania  venerdì, mentre 78 rimangono  in carcere e altre centinaia sono ancora sotto processo per cause politiche. L'Associazione di assistenza ai prigionieri politici (AAPP), ha chiesto al governo di rilasciare tutti i vecchi prigionieri politici.

L'amnistia ordinata dal presidente Thein Sein ha portato all'uscita di un totale di 101 detenuti birmani e un neozelandese, Phil Blackwood, che era stato condannato lo scorso anno a 2,5 anni di carcere per diffamazione religiosa.

“Il presidente ha concesso l’amnistia a seguito della positiva conclusione delle elezioni del 2015, della prima Conferenza di Pace dell’Unione e della Conferenza Mondiale Buddista per la Pace”, ha dichiarato il direttore dell'Ufficio del Presidente Zaw Htay  sul suo account Facebook.

Tra le nove carceri da cui son stati liberati i prigionieri politici, la notoria prigione Insein di Rangoon e il carcere di Hpa-an nello stato Karen, hanno rilasciato il maggior numero di prigionieri: 19 detenuti politici ciascuna. Aung Myo Kyaw da AAPP ha dichiarato a The Irrawaddy che restano in carcere ancora 78 prigionieri politici, considerando che l’operatore umanitario Kachin, Patrick Khum Jaa Lee è stato condannato a sei mesi di prigione poche ore dopo l'amnistia presidenziale, per aver diffamato l’esercito birmano su un post di Facebook.

Bo Kyi, segretario aggiunto dell’ AAPP, ha dichiarato che il gruppo legale continuerà a richiedere il rilascio di tutti i prigionieri, senza eccezioni, citando attivisti studenteschi, ambientalisti e giornalisti.

“Apprezziamo la liberazione dei prigionieri, ma quello che noi, e le organizzazioni internazionali, avevamo richiesto, era la liberazione di tutti i prigionieri politici, senza eccezioni” ha detto Bo Kyi a The Irrawaddy.

“Il paese otterrebbe maggiori benefici se i prigionieri  politicivenissero liberati e gli venisse data l’opportunità di fare qualcosa all’interno del paese , piuttosto che tenerli rinchiusi nella cella di una prigione. Questo, inoltre, può rappresentare un ostacolo per la riconciliazione nazionale”.

Anche se il rilascio di Blackwood e di 13 persone, che protestavano in una manifestazione contro i militari, nel quartiere Michaungkan a Rangoon, hanno fatto diminuire il numero di cause ad alto-profilo dalla lista dell’ AAPP, diversi nomi di spicco compaiono ancora nell’elenco.

In un caso recente, Chaw Sandi Tun è stato condannato a sei mesi di reclusione, alla fine di dicembre, per la condivisione on-line di un collage di foto in  cui vengono confrontate le nuove versioni delle divise militari, con i vestiti indossati dalla leader della NLD,  Aung  San Suu Kyi . Chaw Sandi Tun, però, non era fra i prigionieri rilasciati Lunedì, ha detto la madre.

Tin Oo Lin, scrittore ed ex membro NLD, non è stato liberato, secondo AAPP. Sta scontando una condanna a due anni di carcere con lavori forzati dopo aver sostenuto, a un festival letterario, che la discriminazione per motivi razziali e religiosi è incompatibile con i principi generali del buddismo. Per questo, il giudice lo ha ritenuto colpevole di “oltraggio a una confessione religiosa”.

Cinque membri del giornale “Unity”, inoltre, sono stati allontanati e continueranno a scontare la loro pena di sette anni per aver pubblicato un articolo in cui venivano rivelati segreti di Stato.

AAPP ha aggiunto che più di 400 attivisti sono ancora sotto processo per accuse politicamente motivate e non sono stati considerati nell’amnistia.

Il vice Segretario di Stato americano Antonio Blinken ha visitato la Birmania questa settimana e ha invitato il governo uscente a liberare tutti i rimanenti prigionieri politici prima che la NLD salga al potere, alla fine di marzo.

Human Rights Watch di New York, ha pubblicato un comunicato lo stesso giorno, sostenendo che il governo Thein Sein potrebbe lasciare dietro di sé un'eredità positiva liberando "immediatamente e senza condizioni"  tutti i rimanenti prigionieri politici. "Thein Sein non deve aspettare che il nuovo governo prenda ufficio a fine marzo per liberare coloro che non sarebbero dovuti mai essere incarcerati", ha detto il vice direttore per l'Asia di Human Rights Watch, Phil Robertson.

Thein Sein ha rilasciato più di 1.000 prigionieri politici nel corso dei suoi cinque anni di legislatura.

Cinquantadue prigionieri politici sono stati liberati da penitenziari di tutta la Birmania  venerdì, mentre 78 rimangono  in carcere e altre centinaia sono ancora sotto processo per cause politiche. L'Associazione di assistenza ai prigionieri politici (AAPP), ha chiesto al governo di rilasciare tutti i vecchi prigionieri politici.

L'amnistia ordinata dal presidente Thein Sein ha portato all'uscita di un totale di 101 detenuti birmani e un neozelandese, Phil Blackwood, che era stato condannato lo scorso anno a 2,5 anni di carcere per diffamazione religiosa.

“Il presidente ha concesso l’amnistia a seguito della positiva conclusione delle elezioni del 2015, della prima Conferenza di Pace dell’Unione e della Conferenza Mondiale Buddista per la Pace”, ha dichiarato il direttore dell'Ufficio del Presidente Zaw Htay  sul suo account Facebook.

Tra le nove carceri da cui son stati liberati i prigionieri politici, la notoria prigione Insein di Rangoon e il carcere di Hpa-an nello stato Karen, hanno rilasciato il maggior numero di prigionieri: 19 detenuti politici ciascuna. Aung Myo Kyaw da AAPP ha dichiarato a The Irrawaddy che restano in carcere ancora 78 prigionieri politici, considerando che l’operatore umanitario Kachin, Patrick Khum Jaa Lee è stato condannato a sei mesi di prigione poche ore dopo l'amnistia presidenziale, per aver diffamato l’esercito birmano su un post di Facebook.

Bo Kyi, segretario aggiunto dell’ AAPP, ha dichiarato che il gruppo legale continuerà a richiedere il rilascio di tutti i prigionieri, senza eccezioni, citando attivisti studenteschi, ambientalisti e giornalisti.

“Apprezziamo la liberazione dei prigionieri, ma quello che noi, e le organizzazioni internazionali, avevamo richiesto, era la liberazione di tutti i prigionieri politici, senza eccezioni” ha detto Bo Kyi a The Irrawaddy.

“Il paese otterrebbe maggiori benefici se i prigionieri  politicivenissero liberati e gli venisse data l’opportunità di fare qualcosa all’interno del paese , piuttosto che tenerli rinchiusi nella cella di una prigione. Questo, inoltre, può rappresentare un ostacolo per la riconciliazione nazionale”.

Anche se il rilascio di Blackwood e di 13 persone, che protestavano in una manifestazione contro i militari, nel quartiere Michaungkan a Rangoon, hanno fatto diminuire il numero di cause ad alto-profilo dalla lista dell’ AAPP, diversi nomi di spicco compaiono ancora nell’elenco.

In un caso recente, Chaw Sandi Tun è stato condannato a sei mesi di reclusione, alla fine di dicembre, per la condivisione on-line di un collage di foto in  cui vengono confrontate le nuove versioni delle divise militari, con i vestiti indossati dalla leader della NLD,  Aung  San Suu Kyi . Chaw Sandi Tun, però, non era fra i prigionieri rilasciati Lunedì, ha detto la madre.

Tin Oo Lin, scrittore ed ex membro NLD, non è stato liberato, secondo AAPP. Sta scontando una condanna a due anni di carcere con lavori forzati dopo aver sostenuto, a un festival letterario, che la discriminazione per motivi razziali e religiosi è incompatibile con i principi generali del buddismo. Per questo, il giudice lo ha ritenuto colpevole di “oltraggio a una confessione religiosa”.

Cinque membri del giornale “Unity”, inoltre, sono stati allontanati e continueranno a scontare la loro pena di sette anni per aver pubblicato un articolo in cui venivano rivelati segreti di Stato.

AAPP ha aggiunto che più di 400 attivisti sono ancora sotto processo per accuse politicamente motivate e non sono stati considerati nell’amnistia.

Il vice Segretario di Stato americano Antonio Blinken ha visitato la Birmania questa settimana e ha invitato il governo uscente a liberare tutti i rimanenti prigionieri politici prima che la NLD salga al potere, alla fine di marzo.

Human Rights Watch di New York, ha pubblicato un comunicato lo stesso giorno, sostenendo che il governo Thein Sein potrebbe lasciare dietro di sé un'eredità positiva liberando "immediatamente e senza condizioni"  tutti i rimanenti prigionieri politici. "Thein Sein non deve aspettare che il nuovo governo prenda ufficio a fine marzo per liberare coloro che non sarebbero dovuti mai essere incarcerati", ha detto il vice direttore per l'Asia di Human Rights Watch, Phil Robertson.

Thein Sein ha rilasciato più di 1.000 prigionieri politici nel corso dei suoi cinque anni di legislatura.

Cinquantadue prigionieri politici sono stati liberati da penitenziari di tutta la Birmania  venerdì, mentre 78 rimangono  in carcere e altre centinaia sono ancora sotto processo per cause politiche. L'Associazione di assistenza ai prigionieri politici (AAPP), ha chiesto al governo di rilasciare tutti i vecchi prigionieri politici.

L'amnistia ordinata dal presidente Thein Sein ha portato all'uscita di un totale di 101 detenuti birmani e un neozelandese, Phil Blackwood, che era stato condannato lo scorso anno a 2,5 anni di carcere per diffamazione religiosa.

“Il presidente ha concesso l’amnistia a seguito della positiva conclusione delle elezioni del 2015, della prima Conferenza di Pace dell’Unione e della Conferenza Mondiale Buddista per la Pace”, ha dichiarato il direttore dell'Ufficio del Presidente Zaw Htay  sul suo account Facebook.

Tra le nove carceri da cui son stati liberati i prigionieri politici, la notoria prigione Insein di Rangoon e il carcere di Hpa-an nello stato Karen, hanno rilasciato il maggior numero di prigionieri: 19 detenuti politici ciascuna. Aung Myo Kyaw da AAPP ha dichiarato a The Irrawaddy che restano in carcere ancora 78 prigionieri politici, considerando che l’operatore umanitario Kachin, Patrick Khum Jaa Lee è stato condannato a sei mesi di prigione poche ore dopo l'amnistia presidenziale, per aver diffamato l’esercito birmano su un post di Facebook.

Bo Kyi, segretario aggiunto dell’ AAPP, ha dichiarato che il gruppo legale continuerà a richiedere il rilascio di tutti i prigionieri, senza eccezioni, citando attivisti studenteschi, ambientalisti e giornalisti.

“Apprezziamo la liberazione dei prigionieri, ma quello che noi, e le organizzazioni internazionali, avevamo richiesto, era la liberazione di tutti i prigionieri politici, senza eccezioni” ha detto Bo Kyi a The Irrawaddy.

“Il paese otterrebbe maggiori benefici se i prigionieri  politicivenissero liberati e gli venisse data l’opportunità di fare qualcosa all’interno del paese , piuttosto che tenerli rinchiusi nella cella di una prigione. Questo, inoltre, può rappresentare un ostacolo per la riconciliazione nazionale”.

Anche se il rilascio di Blackwood e di 13 persone, che protestavano in una manifestazione contro i militari, nel quartiere Michaungkan a Rangoon, hanno fatto diminuire il numero di cause ad alto-profilo dalla lista dell’ AAPP, diversi nomi di spicco compaiono ancora nell’elenco.

In un caso recente, Chaw Sandi Tun è stato condannato a sei mesi di reclusione, alla fine di dicembre, per la condivisione on-line di un collage di foto in  cui vengono confrontate le nuove versioni delle divise militari, con i vestiti indossati dalla leader della NLD,  Aung  San Suu Kyi . Chaw Sandi Tun, però, non era fra i prigionieri rilasciati Lunedì, ha detto la madre.

Tin Oo Lin, scrittore ed ex membro NLD, non è stato liberato, secondo AAPP. Sta scontando una condanna a due anni di carcere con lavori forzati dopo aver sostenuto, a un festival letterario, che la discriminazione per motivi razziali e religiosi è incompatibile con i principi generali del buddismo. Per questo, il giudice lo ha ritenuto colpevole di “oltraggio a una confessione religiosa”.

Cinque membri del giornale “Unity”, inoltre, sono stati allontanati e continueranno a scontare la loro pena di sette anni per aver pubblicato un articolo in cui venivano rivelati segreti di Stato.

AAPP ha aggiunto che più di 400 attivisti sono ancora sotto processo per accuse politicamente motivate e non sono stati considerati nell’amnistia.

Il vice Segretario di Stato americano Antonio Blinken ha visitato la Birmania questa settimana e ha invitato il governo uscente a liberare tutti i rimanenti prigionieri politici prima che la NLD salga al potere, alla fine di marzo.

Human Rights Watch di New York, ha pubblicato un comunicato lo stesso giorno, sostenendo che il governo Thein Sein potrebbe lasciare dietro di sé un'eredità positiva liberando "immediatamente e senza condizioni"  tutti i rimanenti prigionieri politici. "Thein Sein non deve aspettare che il nuovo governo prenda ufficio a fine marzo per liberare coloro che non sarebbero dovuti mai essere incarcerati", ha detto il vice direttore per l'Asia di Human Rights Watch, Phil Robertson.

Thein Sein ha rilasciato più di 1.000 prigionieri politici nel corso dei suoi cinque anni di legislatura.