Due uomini ed una donna sono state uccise ed altre tre ferite dallo scoppio di un ordigno il 27 dicembre a Laukkai nella regione della Birmania
Due uomini ed una donna sono state uccise ed altre tre ferite dallo scoppio di un ordigno il 27 dicembre a Laukkai nella regione della Birmania orientale, a poche settimane dalla sospensione della legge marziale. Una regione che è stata oggetto di scontri pesanti tra l’esercito birmano e i ribelli etnici Kokang. I combattimenti all’inizio dell’anno hanno causato la fuga di decine di migliaia persone che si sono rifugiate nella vicina Cina, causando un aumento delle tensioni tra la Birmania e Pechino. Lo stato di emergenza dichiarato subito dopo l’inizio delle ostilità era stato rimosso lo scorso mese a seguito delle storiche elezioni. Le regioni di confine della Birmania sono state piagate per anni da guerre civili e movimenti di insorgenza. Il governo semi civile sostenuto dai militari aveva spinto per un ampio cessate il fuoco, ma alcuni gruppi tra cui i Kokang erano stati lasciati fuori dai negoziati.
Il giornale locale in lingua birmana ha riferito che tre funzionari di polizia hanno trovato un altro ordigno improvvisato vicino alla scena in cui è esploso il primo ordigno.