PROGETTO DI SOSTEGNO ALLE LAVORATRICI E SINDACALISTE DEL SETTORE INDUSTRIALE IN CARCERE
Progetto sostenuto da FEMCA CISL
In opposizione al colpo di stato militare in Birmania, avvenuto il ° febbraio 2021, la confederazione sindacale birmana CTUM e le federazioni di categoria hanno organizzato da subito scioperi generali e manifestazioni in tutte le città e le zone industriali del paese contro la nuova dittatura.
Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori si sono opposti concretamente ai militari.
Medici, operatori sanitari, funzionari pubblici, insegnanti, professori universitari si sono rifiutati di lavorare per la giunta e in migliaia hanno perso il lavoro e spesso, come nel caso dei ferrovieri, anche la casa in cui abitavano con la loro famiglia.
Anche le lavoratrici e i lavoratori del settore industriale hanno partecipato attivamente alle manifestazioni e alle proteste contro la cancellazione dei loro diritti fondamentali nei luoghi di lavoro.
Nelle zone industriali del paese è stata proclamata la legge marziale, e sono stati istituiti tribunali militari. Le aziende per reprimere qualsiasi segno di protesta chiamano i militari davanti ai cancelli.
1.979 attivisti sindacali e sindacalisti sono in clandestinità perché ricercati.
170 leader sindacali e dell’opposizione sono stati privati del passaporto e a 33 è stata revocata la cittadinanza rendendoli apolidi e impedendo loro di fuggire in altri paesi;
53 sindacalisti sono stati uccisi.
Oltre 400 sono i sindacalisti/e e le attiviste e gli attivisti sindacali che sono in carcere.
I datori di lavoro forniscono ai militari gli elenchi di leader e membri del sindacato, numeri di telefono e indirizzi.
400.000 lavoratori/lavoratrici del settore pubblico e delle imprese statali, 80.000 lavoratori; 300 macchinisti e 900 lavoratori della Minbu Myanmar Oil and Gas Enterprises sono stati licenziati e sfrattati dagli alloggi;
Il progetto prevede il sostegno ad alcune attiviste sindacali dell’IWFM e del settore scuola che sono in carcere e che hanno bisogno di sostegno legale e di aiuti per se (cibo decente) e per le famiglie rimaste senza sostegno economico.
I datori di lavoro forniscono ai militari gli elenchi di leader e membri del sindacato, numeri di telefono e indirizzi.
Nelle fabbriche prevalgono le intimidazioni e la paura.
I fondi vengono trasferiti , in modo sicuro all’interno del paese, da ITALIA-BIRMANIA.INSIEME attraverso la rete sindacale.
Chi volesse donare a sostegno di questo progetto può fare una donazione sul Conto corrente ITALIA-BIRMANIA.INSIEME 55000100000076665
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IBAN IT69N0306909606100000076665
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Causale: sostegno lavortarici e attiviste in carcere |