22/11/2016
In migliaia fuggono in Cina a causa degli scontri nello Stato Shan

Per lo meno 3.000 persone sono fuggite in Cina a causa degli scontri nel nord della Birmania, hanno dichiarato fonti di Pechino, dopo che il numero dei morti negli scontri tra gli insorgenti e i militari è salito a 10. La violenza è esplosa nuovamente e fa saltare le speranze della leader birmana Aung San Suu kyi di arrivare ad un accordo nazionale di cessate il fuoco, dopo decenni di tensioni nella Birmania. Abitanti vicini al confine cinese nello Stato Shan, hanno dichiarato che stavano cercando di fuggire dagli scontri tra l’esercito e quattro gruppi etnici armati tra cui il Kachin Indepencence Army. L’Ufficio di Aung San Suu Kyi ha dichiarato che dieci persone sono state uccise vicino alla città di confine di Muse. Tra le persone decedute tre sono poliziotti, due sono membri della milizia e cinque civili, tra cui due donne. Altre 33 persone sono state ferite negli scontri. ! la gente non osa uscire di casa. Abbiamo paura e stiamo pensando di rifugiarci in Cina se la situazione peggiora” ha dichiarato un abitante locale. I giornali cinesi hanno dichiarato che i militari sono stati posti in allerta dopo che uno di loro era stato ferito da un colpo di mortaio attraverso il confine. Il portavoce del ministero degli esteri, Geng Shuang, ha dichiarato che in migliaia hanno già oltrepassato il confine per evitare gli scontri.

"circa 3.000 persone di origine birmana sono entrate in Cina” ha dichiarato in una informativa alla stampa.." per motivi umanitari, il governo cinese locale ha offerto  ospitalità e rifugio e ha ricoverato in ospedale i feriti."

Aung San Suu Kyi  ha fatto degli scontri di confine una priorità del suo governo, da quando ha preso il potere sette mesi fa, ma gli scontri nel nord degli Stati Kachin e Shan e nel sud dello Stato Karen, stanno inficiando i suoi sforzi e si ritiene che  per raggiungere  qualsiasi cessate il fuoco ci vorranno anni.

Nella parte occidentale dello Stato Rakhine, più di 30.000 persone sono state costrette a sfollare e almeno 70 sono stati i morti a seguito della repressione nel nord dello stato, un area dove vive la minoranza mussulmana Rohingya.