2.1.23 Myanmar: escalation di scontri nel nord dello Shan e Southeast
Il conflitto armato iniziato il 26 ottobre tra le Forze Armate del Myanmar (MAF), varie organizzazioni armate etniche (EAO) e le Forze di Difesa Popolare continua ad intensificarsi, colpendo in modo significativo le regioni nord-orientali e sud-orientali del Paese.
Secondo quanto riferito, circa 25.700 persone nello Shan settentrionale, Bago Est e Kayin sono state recentemente sfollate.
Nello Shan settentrionale, gli scontri armati in almeno nove distretti su 22 hanno provocato un’ondata di nuovi sfollati e crescenti bisogni umanitari.
Nello Shan settentrionale, il numero totale di sfollati interni (IDP) ammonta ora a oltre 37.400, con un recente aumento di oltre 23.000 a causa dell’escalation dei combattimenti. Ciò si aggiunge ai 14.470 sfollati interni precedentemente sfollati, mettendo a dura prova una risposta umanitaria già con risorse insufficienti.
Le vie di transito essenziali che collegano lo Shan settentrionale alla Cina sono attualmente ostruite dai checkpoint della MAF e dell’EAO, e almeno un ponte vitale è stato distrutto. Inoltre, lo Shan settentrionale, Bago East e Kayin hanno dovuto affrontare gravi interruzioni dei servizi di dati mobili e telecomunicazioni in numerose aree.
Nello Shan settentrionale, le organizzazioni religiose e le comunità ospitanti offrono assistenza salvavita immediata e di base, come alloggio, cibo e acqua. Vari partner umanitari, insieme alle comunità ospitanti e ai donatori privati, hanno esteso assistenza in denaro, forniture alimentari di base e beni di prima necessità ai nuovi sfollati.
Il sostegno fornito, tuttavia, è stato insufficiente per far fronte alle crescenti esigenze, mentre l’accesso rimane estremamente limitato. Fonte OSCA