31/03/2017
"Insieme con il popolo" il nuovo obiettivo di Aung San Suu Kyi ad un anno dalla formazione del governo NLD
Pronti a dimetterci se ci verrà richiesto.

In occasione del primo anniversario dalla formazione del nuovo governo democratico, la leader birmana Aung San Suu Kyi in un discorso trasmesso dalle televisioni e che può essere considerato il quadro sullo stato del paese, ha ringraziato il suo popolo per la comprensione nei confronti del nuovo governo sottolineando che continuerà ad andare avanti sulla strada di uno stato federale pacificato introducendo un nuovo slogan: “insieme con il popolo”.  Aung San Suu Kyi ha ricordato come il suo governo ha approvato leggi che hanno potuto garantire la protezione del popolo e la cancellazione o la modifica di alcune leggi che erano state utilizzare per reprimere il popolo. Ha ricordato come siano state aumentate le risorse per la sanità e i rapidi miglioramenti dei servizi sanitari e nella lotta all’HIV/AIDS, alla malaria e alla tubercolosi. Il raggiungimento di tali obiettivi è stato riconosciuto anche dal Global Fund. In questa nuova fase il governo dovrebbe concentrarsi nella promozione di occupazione, nel miglioramento dei trasporti e dell’accesso alla elettricità. Ha poi riconosciuto il malcontento della gente rispetto alla situazione del paese e ha dichiarato che è pronta a rassegnare le dimissioni se il suo popolo non è soddisfatto della sua leadership. "Quando ho iniziato a fare politica, ho promesso una cosa: che avrei fatto del mio meglio. Questo è tutto. Non posso fare meglio di quanto abbia fatto sinora”.  Quindi, se si pensa che non sia sufficientemente idonea per il nostro paese e per la nostra gente e, se qualche organizzazione ritiene di poter operare meglio di noi, siamo pronti a dimetterci!"  Ha dichiarato Suu Kyi chiedendo più tempo, considerati i numerosi problemi che il paese deve affrontare tra cui il conflitto con i gruppi etnici armati nelle zone di confine, sottolineando  la complessità del processo di pace, anche a causa della ulteriore deflagrazione del conflitto nel nord dello Stato Kachin nella parte orientale dello Shan. In relazione alla pace ha annunciato che altri cinque gruppi etnici armati:  (United Nationalities Federal Council (UNFC)— Karenni National Progressive Party (KNPP), New Mon State Party (NMSP), Arakan National Council (ANC), Lahu Democratic Union (LDU) e la  Wa National Organization (WNO) hanno accettato di sottoscrivere l’accordo di cessate il fuoco. Ha fatto riferimento alle atrocità  che da tempo subiscono i mussulmani Rohingya, rispetto a cui ha criticato la decisione del Consiglio ONU per i Diritti Umani di  formare una missione di indagine sulla situazione nello Stato Rakhine: “Siamo coloro che meglio capiscono di cosa ha bisogno il nostro paese” ha dichiarato. La leader ha anche sottolineato il problema della crescita dei discorsi di odio e dei progressi troppo lenti nella riforma dell’economia, bloccata da 50 anni di dittatura militare. Domani dovrebbe essere reso noto l’intero discorso al paese.