03/08/2015
pesantissime alluvioni provocano 46 vittime e 217.000 senza tetto.
pesantissimi danni all'agricoltura e ai villaggi

Kalay, 3 ago. - Sono 46 le vittime delle alluvioni che hanno colpito la Birmania, dove oltre 217.000 persone sono rimaste senza casa, secondo quanto riferisce la Protezione civile locale. Le piogge monsoniche di forte intensità hanno causato piene e frane che hanno distrutto abitazioni, colture, ponti e strade. Più colpita è la regione centro-occidentale del Paese, dove è stato dichiarato lo stato di calamità naturale. Anche in India, Nepal, Pakistan e Vietnam nei giorni scorsi si sono contati centinaia di morti per le alluvioni. “non vi è stato alcun preallarme… pensavamo si trattasse di un normale allagamento stagionale” ha dichiarato Aye Myat Su al’agenzia AFP da un monastero utilizzato come rifugio temporaneo nella capitale regionale di Kalay. “In poche ore l’intera casa è stata sommersa dall’acqua. Mio marito ha dovuto salire sul tetto perché non c’era altra via di scampo”.  

I soccorritori sono andati in aiuto  di decine di migliaia bloccati da inondazioni sui tetti delle loro case e l’ONU ha lanciato l’allarme per la minaccia di straripamento dei fiumi in piena in molte aree e grandi fasce dell’Asia colpite da piogge monsoniche.

Nello stato Chin, a sud di Sagaing alcune frane hanno distrutto 700 abitazioni a Haka, la capitale dello stato, mentre più di  5.000 persone di un altro distretto sono state inviate in campi di accoglienza. Il Presidente Thein Sein ha promesso che il governo farà del suo meglio per fornire aiuti ma ha dichiarato che alcune parti dello stato Chin sono state tagliate fuori dalle zone circostanti.  Il Ministro della Sanità ha dichiarato che sta distribuendo aiuti comprese tavolette di cloro anche se non è chiaro quante delle zone colpite sono raggiungibili con barche o elicotteri per portare aiuti.