3/6/2014
La Camera Bassa del Parlamento birmano propone un ammorbidimento della legge sulla libertà di assemblea

La camera bassa propone un ammorbidimento della legge sulla libertà di assemblea.

La Camera Bassa del Parlamento birmano ha approvato una legge che elimina il potere delle autorità locali di vietare la richiesta di permessi di manifestazione. La legge emendata ora deve attendere l’approvazione della Camera Alta.

 La legge sul diritto di assemblea e manifestazione pacifica del 2011 prevede che tutte le manifestazioni siano programmate in anticipo e che forniscano tutti i dettagli alle autorità locali, perché possano essere approvate. La legge prevede che possano essere condannati al carcere o al pagamento di multe coloro che convocano proteste senza autorizzazione. In ogni caso la Camara Bassa ha approvato una proposta che riduce la severità delle pene massime di detenzione. Con le modifiche introdotte ora, la pena per coloro che sono responsabili di proteste non autorizzate è ridotta  da un anno ad un massimo di sei mesi di carcere. Se la legislazione così come emendata diventi legge, le autorità locali dovranno anche in futuro approvare le manifiestazioni in modo che possano essere legali. In ogni caso Thura Aung Ko, presidente del Comitato Affari giudiziari e legali ha dichiarato che con le modifiche introdotte le autorità potrebbero essere punite per aver vietato il permesso di manifestare. La legge attualmente prevede che il permesso non possa essere negato quando la protesta non sia in violazione “della sicurezza dello Stato, dello stato di diritto, della pace e della tranquillità delle comunità e della morale pubblica”. Thura Aung Ko ha dichiarato a DVB che a seguito dei cambiamenti le autorizzazioni dovranno essere garantite senza alcuna eccezione.