15/06/2009
La Giunta rigetta le preoccupazioni UE sui rifugiati kareni – Associated Press
Rangoon – La Birmania ha rigettato le preoccupazioni espresse dall’Unione Europea sulle operazioni militari contro i ribelli kareni bollandole come intromissione politica, anche dopo che migliaia di persone, appartenenti alla minoranza, hanno lasciato il Paese per fuggire la violenza dei combattimenti.

L’offensiva contro i ribelli nella Birmania orientale ha forzato più di 4.000 kareni ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi in Thailandia questo mese, secondo il Thailand Burma Border Consortium, la principale organizzazione che gestisce gli aiuti ai rifugiati.                    

L’Unione Europea la settimana scorsa aveva espresso seria preoccupazione (n.d.r. “serious concern”) in merito alla crescente offensiva nel Paese governato dalla Giunta militare e l’esodo di rifugiati, chiedendo una tregua immediata.                    

Un comunicato del Ministro degli Esteri birmano pubblicato sul giornale di Stato ha detto che le critiche da parte dell’UE  sono ingiustificate, meramente politiche e basate su informazioni inaccurate provenienti dai gruppi ribelli e da media faziosi (n.d.r. “  "unwarranted," ''politically motivated" and based on "inaccurate information originating from the insurgent groups and biased media reports").                   

Il Ministro ha definito il conflitto come “tafferugli” (n.d.r “scuffles”) e ha accusato i ribelli, basati in Thailandia, perché starebbero tentando di impedire ad una delle fazioni karene di deporre le armi e passare con il governo.

La Karen National Union ha combattuto per più di 60 anni per una maggiore autonomia nei confronti del governo centrale. E’ il maggiore gruppo di ribelli su base etnica e l’unico, tra i più importanti, che non ha ancora siglato il cessate il fuoco con la giunta.                     

I rifugiati kareni hanno trovato rifugio in parecchi punti a circa 100 km a nord di Mae Sot, una città Thailandese sul confine che si trova a circa 380 km a nord ovest di Bangkok.                  

Le organizzazione di assistenza umanitaria stanno fornendo ai rifugiati cibo di emergenza, rifugio e altri beni essenziali.                

L’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite ha detto venerdì che molti dei rifugiati sono abitanti kareni che sono partiti per paura della coscrizione e del lavoro forzato come portatore per l’esercito birmano.                
Qualcosa come 100.000 rifugiati, per lo più kareni, hanno già trovato protezione nei campi in Thailandia, dopo esser fuggite alle operazioni contro i ribelli, mentre le agenzie per gli aiuti dicono che circa mezzo milione di altri sono sfollati interni nella Birmania orientale.

(Puoi leggere l'articolo in originale su http://www.irrawaddy.org/article.php?art_id=15973)

(Puoi leggere il comunicato della Presidenza UE qui)

15 Giugno 2009