Stati Uniti e ONU rispondono alla data delle elezioni birmane - Articolo di Lalit K Jha
The Irrawaddy – In
seguito all’annuncio del regime militare birmano che le elezioni si terranno il
7 Novembre, l’Amministrazione Obama ha criticato il processo elettorale e il
Segretario Generale delle Nazioni Unite ha reiterate la sua richiesta di
elezioni inclusive, libere e corrette, ed entrambi hanno chiesto che tutti i
prigionieri politici vengano rilasciati.
“Le elezioni non possono essere
inclusive o credibili con le condizioni attuali” ha detto il portavoce del
Dipartimento di Stato americano Mark Toner a The Irrawaddy “Rimaniamo
preoccupati per la mancanza di regole e possibilità uguali per tutti e per l’oppressione
politica in Birmania”.
“Il regime reprime i diritti basilari e le
libertà del popolo birmano” ha detto Toner.
“Chiediamo con urgenza che la giunta
rilasci immediatamente tutti i prigionieri politici e di dare inizio ad un
dialogo genuino con tutti gli attori in campo come primo passo verso la
riconciliazione nazionale” ha dichiarato Toner rispondendo alle domande.
Ban Ki-Moon questo venerdì ha chiesto
con urgenza alla giunta di rilasciare tutti i prigionieri politici cosicché
possano partecipare liberamente alla vita politica del Paese”.
“Il Segretario Generale ha reiterate
la sua rischiesta alle autorità del Paese di onorare l’impegno preso
pubblicamente per elezioni inclusive, libere e corrette con lo scopo di
avanzare le prospettive di pace, democrazia e sviluppo” ha detto il portavoce
Martin Nesirky ai giornalisti presso i quartier generali delle Nazioni Unite a
New York.
“Come passo essenziale per ogni
processo di riconciliazione nazionale e transizione democratic, il Segretario
Generale raccomanda con forza che le autorità facciano in modo che le libertà
fondamentali siano garantire per tutti i cittadini della Birmania e che si
rilascino tutti i prigionieri politici senza ulteriori ritardi, cosicché
possano liberamente partecipare alla vita politica del Paese” ha detto Nesirky.
Rispondendo ad una domanda
sul votare alle elezioni, il portavoce ha detto che Ban Ki-Moon è stato molto
chiaro nell’esprimere le preoccupazioni delle Nazioni Unite e della comunità
internazionale, le aspettative e gli incoraggiamenti circa il processo elettorale,
compresa la necessità per le autorità birmane di fare passi per assicurare che
le prime elezioni nel Paese da vent’anni a questa parte siano credibili e
inclusive.
“E’ stato anche molto chiaro sul
fatto che le Nazioni Unite rispettano le decisioni di tutti i partiti in merito
alle elezioni” ha continuato il portavoce.
Nesirky ha detto che il
Segretario Generale e il suo Consigliere Speciale rimangono in contatto con le
autorità birmane. “Ma entrambi sentono che il processo ha bisogno di più
collaborazione da parte della Birmania” ha detto, aggiungendo che il Segretario
Generale presenterà più dettagliatamente la sua posizione quando farà rapporto
all’Assemblea Generale.
Nel frattempo, un avvocato
e Senatore repubblicano negli Stati Uniti ha definite le elezioni della giunta
una parodia della democrazia.
“Sebbene la giunta birmana
descriverà la farsa annunciate oggi come una elezione – un esercizaio che sola
la giunta considera significativo – il 7 Novembre 2010 sarà solo un altro
giorno in Birmania segnato dall’oppressione del governo e dalla sofferenza del
suo popolo” ha detto il Senatore Mitch McConnell.
“Chiedo al Presidente Obama di
rinnovare il suo sostegno ad Aung San Suu Kyi e alle forze democratiche nel
Paese e di lavorare per assicurare che nessuno nella comunità internazionale
sia tentato nel considerare questa farsa come un processo democratico” ha detto.
“Dal momento che gli Stati Uniti
e l’ONU hanno fallito nell’esercitare una pressione efficace sul regime, i
Generali in Birmania sono ora sicuri che la comunità internazionale non potrà a
non farà nulla al di là di qualche comunicato per fermare i crimini contro l’umanità
e pianificare una dittatura militare permanente nel Paese” ha detto Aung Din
della
US Campaign for Burma.
“Questo perchè stanno procedendo
perso delle elezioni finte. Anche se non potranno fermare le trame del regime e
le sue atrocità, almeno gli Stati Uniti e l’ONU dovrebbero denunciare e
rigettare le elezioni del regime” ha dichiarato Aung Din a The Irrawaddy.
(Puoi leggere l'articolo in originale su The Irrawaddy)(15 Agosto 2010)