10/05/2010
Dubbi sui passi della giunta sul lavoro forzato in vista delle elezioni di fine anno
L’ILO e la giunta stampano opuscoli contro il lavoro forzato.

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro di Rangoon e il Ministero del Lavoro della giunta distribuiranno congiuntamente materiale sul lavoro forzato in Birmania alla fine del mese. È quanto sostenuto da una fonte vicina all’ILO.

Con oltre 10 di ritardo,la giunta militare ha approvato il testo di un opuscolo che dovrebbe illustrare l'obbligo di proibire il lavoro forzato. Questa era una delle raccomandazioni della Commissione di inchiesta dell'ILO che l* giunta non ha mai posto in atto . Questa decisione e' il risultato di una riunione tenutasi nella capitale Naypyidaw il 30 aprile, cui hanno partecipato una delegazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sotto la direzione del funzionario di collegamento Steve Marshall e il Viceministro del lavoro, Generale Tin Tun Aung.

“Tutti i testi delle pubblicazioni sono stati approvati. Potremo distribuirli la prossima settimana, una volta completata la fase di realizzazione e di stampa”, ha dichiarato a Mizzima una persona vicina all’OIL.

“Il materiale spiega cos’è e cosa non è il lavoro forzato, come presentare denunce e dove presentarle. Vengono inoltre chiariti gli elementi relativi alla segretezza e alla sicurezza di coloro che denunciano il lavoro forzato”.

La Federation of Trade Unions of Burman il sindacato costretto alla clandestinita' ha espresso il proprio apprezzamento per la distribuzione del materiale, sostenendo tuttavia come questo passo sia insufficiente per conseguire l’obiettivo dichiarato e definendo la misura “un gesto simbolico”.

“Una concessione come questa da parte della giunta su un tema cosi' grave come quello del lavoro forzato non rappresenta altro che un gesto simbolico”, ha affermato il segretario generale congiunto della federazione, Dr. Zaw Win Aung. “La giunta vi è stata costretta in vista della sessione speciale sul tema del lavoro forzato in Birmania che si terrà nella Conferenza dell’ILO di giugno. È per questo che la giunta intende pubblicizzare questa iniziativa quale segno di accordo con l’ILO sul tema”.Il problema infatti e' che nono stante questo atto dovuto il lavoro forzato continua ed e' rampante in molti stati etnici.

Purtoppo pero' il documento arriva con oltre 10 anni di ritardo e non è tradotto nelle lingue etniche. Questo non consentira' alla maggioranza delle vittime di conoscere le norme e le procedure per denunciare. I casi di lavoro forzato. Inoltre appare discutibile che i costi di tali pubblicazione vengano assunti dall'ILO invece che dalla giunta, in rispetto dei contenuti della Risoluzione ILO del 2000.


(10 Maggio 2010)