6/23/2009
Campagna di informazione multimediale nei confronti di coloro che violano i diritti umani e del lavoro in Birmania
Presentiamo il nuovo progetto ISCOS (Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo) per la promozione dal basso di una cultura dei diritti umani e dei diritti del lavoro in Birmania. L'obiettivo è rendere partecipi i militari birmani del significato e delle conseguenze giuridiche dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità, mostrare loro un'alternativa e cercare di innescare un processo di responsabilizzazione costruttiva delle loro azioni, attraverso un percorso multimediale.

Se vuoi dare un contributo, puoi fare una donazione:

BANCA POPOLARE ETICA
Intestato a: ISCOS SOLIDARIETA’
c/c  IT48 J050 1803 2000 0000 101 547  
Causale: BIRMANIA – informazione multimediale

Al fine di consentire una corretta e tempestiva verifica della causale e dell’effettiva ricezione delle vostre donazioni ti invitiamo ad inviare una mail al seguente indirizzo: comunicazione@iscos-cisl.org (in cc a amministrazione@iscos-cisl.org)



Descrizione del progetto

Localizzazione
: Thailandia – Birmania.  

Durata del progetto
: 12 mesi.    

Giustificazione dell’intervento:
I diritti umani e del lavoro in Birmania sono violati quotidianamente in modo brutale dalla Giunta militare. Ne sono un esempio le recenti condanne ad oltre 65 anni di carcere inflitte ad attivisti che hanno promosso o partecipato alle manifestazioni della cosiddetta Rivoluzione Zafferano e a attivisti sindacali che hanno osato denunciare il lavoro forzato e le continue violazioni dei più elementari diritti.

La Giunta militare birmana continua la violenta repressione delle minoranze etniche con stupri, uccisioni, incendi di interi villaggi, deportazioni forzate, collocazione di migliaia e migliaia di mine antiuomo intorno ai villaggi che sono stati sgombrati con la forza.  

Obiettivi del progetto:
La campagna per i diritti umani e del lavoro in Birmania  si pone l’obiettivo di insegnare a coloro che violano i diritti umani e dei lavoratori che tali violazioni sono dei crimini immorali e inaccettabili. Spesso coloro che nel territorio perpetrano questi crimini agiscono in questo modo ritenendo semplicemente di eseguire degli ordini.
Descrizione delle attività previste:
La campagna nei confronti dei soggetti che perpetrano tali crimini si sviluppa attraverso la produzione e diffusione di una serie di CD della durata di 90 minuti che illustra in modo dettagliato con informazioni circostanziate la qualità e la tipologia delle violazioni dei diritti umani e del lavoro da parte del regime.

Mensilmente verrà prodotto un nuovo CD. I CD verranno distribuiti all’interno del paese e verranno utilizzati anche nei programmi radiofonici delle radio gestite dall’FTUB, la Federazione dei Sindacati Birmani, che sono trasmessi in Birmania da stazioni radio FM collocate lungo il confine birmano/thailandese. I programmi saranno anche trasmessi nell’ambito delle comunità birmane utilizzando lettori mp3 e microtrasmettitori  FM.  



Breve esempio di come verranno strutturati i programmi:
Programma radiofonico per organizzare le persone che lavorano per l’esercito.

Obiettivo:
Far comprendere ai militari di base che le loro stesse vite sono sfruttate dai militari di grado che si impadroniscono di tutti i privilegi alle spese dei loro sacrifici. Formare le persone ordinarie nelle file dell’esercito, i militari di base, alla disobbedienza verso le leggi ingiuste per schierarsi - se necessario - dalla parte del popolo.  

A chi si rivolge il progetto:
Ai militari di base.  

Programma:
Ciascun programma sarà della durata di 90 minuti.  

1)  Analisi degli slogan che i militari recitano quotidianamente all’inizio del turno - 10 minuti. Per esempio, nello slogan solenne si dice “saremo leali a coloro che hanno sacrificato le loro vite in battaglia” il narratore spiegherà cosa significa essere leali a coloro che sono morti in azione e quale è il modo migliore per essere leali. 

2) Canzoni popolari 

3) Intervista con U Pannya Vamsa del “Sangha Moli” sul peccato di uccidere monaci da parte di civili a prescindere dalle cause - 10 minuti 

4) Approfondimento su: omicidio; sterminio; messa in schiavitù; deportazione o trasferimento forzato della popolazione; tortura; stupro o schiavitù sessuale, prostituzione forzata, gravidanza forzata, sterilizzazione forzata o ogni altra forma di violenza sessuale di comparabile gravità; persecuzione contro un gruppo identificabile o una collettività con motivazione politica, razziale, nazionale, etnica, culturale, religiosa, di genere o su altre basi che sono universalmente riconosciute come inaccettabili dalle norme internazionali; sparizioni forzate di persone; crimini di apartheid altri atti inumani o di carattere simile che causano grandi sofferenze o serie ferite alla salute fisica o mentale delle persone.

Le Nazioni Unite sono state attive nella denuncia di crimini contro l’umanità dal 1948 ovunque tali crimini sono avvenuti. La Corte Penale Internazionale è stata recentemente costituita con lo Statuto di Roma e l’ONU è stata attiva nel denunciare numerosi crimini alla Corte Penale. Poiché tali crimini sono stati denunciati alla Corte Penale da parte dell’ONU, la Corte ha una ampia autorità e giurisdizione su questi casi.  

5) Alcuni casi di denuncie alla Corte Penale Internazionale Il 7 marzo 2003 è stata presentata la prima denuncia. Tredici persone sono state indiziate per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e altre violazioni della legislazione umanitaria internazionale. Dei 10 indiziati nove sono sotto custodia della Corte Speciale. Se ritenuti colpevoli possono essere condannati al carcere o alla confisca dei propri beni.

6) Il caso dell’ex Presidente della Liberia Charles Taylor.
Un caso particolare è quello dell’ex Presidente della Liberia, Charles Taylor che è stato pesantemente coinvolto nella guerra civile nella vicina Sierra Leone. Taylor è stato accusato inizialmente nel 2003, è fuggito dagli arresti domiciliari in Nigeria e arrestato al confine. E’ stato estradato alla Corte speciale a seguito della richiesta da parte del governo liberiano. Citiamo infine il Presidente Sudanese Opar al Bashir accusato di genocidio, un crimine contro l’umanità e per crimini di guerra -10 minuti  

7) Canzoni popolari  

Fine del programma  


Impatti previsiti, metodologia, motivazioni:  
Spesso i criminali che commettono questi atti credono di stare eseguendo solamente degli ordini e per questo ritengono di essere immuni da denunce per le loro azioni. I programmi audio sono costruiti in modo da far si che coloro che compiono tali crimini si rendano conto delle loro azioni e che queste sono profonde violazioni dei diritti umani e del lavoro e che i crimini e gli ordini dati sono illegali e criminali. Pertanto non vi è alcuna impunità da denunce future secondo i vari statuti nazionali e internazionali per la effettuazione di ordini illegali.  

I programmi audio che verranno prodotti e distribuiti o trasmessi in Birmania servono:

1) ad educare i membri dell’esercito, la polizia e il pubblico su cosa sono i comportamenti illegali e criminali secondo gli standard e le norme definite dalla legislazione internazionale.

2) ad educare i membri dell’esercito, della polizia e del pubblico sui casi avvenuti in altri paesi dove coloro che hanno commesso i crimini pensando di godere della impunità sono stati perseguiti e condannati; educare i militari la polizia e il pubblico in generale sulle esperienze delle vittime degli abusi del regime e chiedere loro di riflettere su come reagirebbero se tali atti fossero vissuti da loro stessi o da loro familiari.

La motivazione per la distribuzione dei CD e la trasmissione di questi programmi in Birmania è quella di ridurre le violazioni dei diritti umani e del lavoro da parte di coloro che effettuano tali violazioni direttamente nel territorio. I programmi sono costruiti in modo tale da far comprendere che non esiste alcuna impunità per le loro azioni personalizzando le esperienze delle vittime e creando in questo modo una empatia  per le vittime da parte dei perpetratori  delle violenze.            

Monitoraggio e valutazione:
Il progetto presenterà un rapporto semestrale sullo stato di avanzamento del progetto e un rapporto finale di monitoraggio delle attività realizzate ed un rapporto finanziario attestante le spese effettivamente sostenute. Il progetto inoltre prevede due riunioni di monitoraggio da parte dei referenti di progetto: il project manajer ed i coordinatori organizzativi.

Infine, entro il termine delle attività, il coordinatore Iscos effettuerà una visita di monitoraggio  per verificare lo stato di avanzamento e per esaminare la gestione amministrativa del progetto.