10/31/2009
Satira e pena di morte – Articolo di Ahunt Phone Myat
Democratic Voice of Burma – Attori comici e cabarettisti che ridono della
giunta militare birmana rischiano di essere condannati a morte.
Secondo un
articolo recentemente pubblicato nel Crime News Journal, gli spettacoli che
potrebbero incitare “al pubblico odio contro il governo" sono proibiti secondo la
legge vigente. Il giornale è il portavoce del Criminal Investigation Department
dello Stato.
“L’allestimento
usato durante la
performance verrà confiscato mentre coloro che violano la
legge possono incorrere nell’arresto ed essere condannati da un minimo di 3
anni all’ergastolo, fino alla pena di morte” continua l’articolo.
Secondo l’Avvocato Generale dello Stato Khin
Maung Shein, questa possibilità è relativa all’
Act 124 (A) del Codice Penale,
che si esprime in materia di diffamazione del governo.
“In Birmania, comici ed attori
hanno criticato i governanti dai tempi della monarchia e nessuno è
stato punito secondo questa Legge” ha aggiunto “Il governo sta cambiando le cose (
n.d.r. l’interpretazione della legge) nel
senso che vuole”.
Il famoso attore birmano,
Zarganar - qui sotto in una foto - è, al momento, in prigione, dove sconta una pena a 35 anni emessa nel 2008
per “offese all’ordine pubblico”. La sentenza era arrivata dopo che Zarganar
aveva concesso un’intervista ai media internazionali in cui si mostrava critico
della lenta reazione del governo al Ciclone Nargis.
Zarganar (regista, comico, attore satirico)
Zarganar ha
ricevuto recentemente il prestigioso Premio Pinter/PEN, che celebra a livello
internazionale
“gli scrittori imprigionati per il loro coraggio” (
n.d.r. e anche degli importanti Freedom to Create Prize e Lillian Hellman and Dashiel Hammet Award)
In questo momento,
lo scrittore si trova nel carcere di Myantkyina nello Stato Kachin, nella
Birmania orientale, e, secondo quanto riferito gli sono state negate
all’inizio di quest’anno adeguate cure mediche, nonostante soffra di ipertensione e itterizia.
La satira politica
è diffusa in Birmania, dove la critica diretta del governo porta a dure
condanne.
“Noi attori comici facciamo
satira per portare alcuni temi all’attenzione del governo, perchè agisca per il nostro popolo”,
ha detto Lu Maw, della compagnia teatrale
Moustache Bros, di Mandalay.
E’ probabile che il
governo usi la mano pesante contro i dissidenti nei mesi che procedono le
elezioni dell’anno prossimo, mentre sale il timore diffuso per ulteriori
arresti di attivisti.
(
Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)
(31 Ottobre 2009)