12/08/2011
Suu Kyi chiede un’azione su una delle dighe maggiori – Articolo di Ahunt Phone Myat
Democratic Voice of Burma - Suu Kyi ha descritto il fiume Irrawaddy sul quale si sta costruendo la diga come “la grande autostrada naturale” della Birmania (Reuters).

Aung San Suu Kyi ha fatto un appello ai governi birmano e cinese e alla comunità internazionale per lavorare per diminuire l’impatto della maggiore diga sul più importante fiume della Birmania, che gli esperti dicono possa causare danni ambientali e sociali diffusi.

In una lettera scritta ieri e intitolata “l’Appello Irrawaddy”, la leader dell’opposizione ha anche chiesto ai diplomatici stranieri di aiutare a salutare quella che ha descritto come "l'elemento geografico più caratteristico del nostro Paese”.

Il fiume Irrawaddy entra nella Birmania dalla Cina a nord e corre per 2.170 chilometri verso sud prima di sfociare nel mare delle Andamane. E’ la maggiore via d’acqua commerciale del Paese e permette a milioni di birmani di sostentarsi.   

Ma un importante progetto idroelettrico a monte, nello Stato Kachin, minaccia di sfollare 15,000 persone e causare delle ramificazioni per tutta la lunghezza del Paese. Al momento del suo completamento, la Diga Myitsone di 6000 MW, finanziata in larga parte dalla Cina, diventerà la 15ma diga più grande del mondo.

Ohn Kyaing, responsabile della comunicazione del partito di Suu Kyi, il National League for Democracy, ha dichiarato che la lettera, scritta sia in birmano che in inglese, è un appello “serio e genuino” ed è stato distribuito ai media internazionali e ai diplomatici e ai funzionari ONU in Birmania.             

Nonostante i costi umani e ambientali del progetto, la grande maggioranza del ricavato andrà alla China Southern Power Grid, nonostante solo il 20% della popolazione birmana abbia accesso regolare all’elettricità.

L’ultimo mese, il Burma Rivers Network (BRN) ha pubblicato una sinossi di un rapporto interno del 2009 della China Power International (CPI) Corporation, la compagnia dietro la diga Myitsone, che chiedeva che si abbandonasse la lucrativa iniziativa, definendola come inutile e affermando che i danni causati sarebbero stati troppo costosi.

Sia la BRN che la CPI hanno avvertito che gli effetti della diga sull’idrologia del fiume più a valle potrebbe essere gravemente dannosi.

La lettera di Suu Kyi ha detto che la “mancanza di una seria pianificazione, l’incapacità di mettere in atto la necessaria legislazione ambientale, e la scarsa coscienza ecologica ha creato diversi problemi”.

Riferendosi al ruolo della Cina nel progetto, ha aggiunto che “tenendo a mente gli interessi di entrambi i Paesi, i due governi dovrebbero augurarsi di evitare le conseguenze che potrebbero mettere a rischio vite e case”.



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Democratic Voice of Burma)

(12 Agosto 2011)