5/4/2008
La UE estenderà le sanzioni per un altro anno a causa della assenza di progressi sui diritti umani

La UE estenderà le sanzioni  per un altro anno a causa della assenza di progressi sui diritti umani

I Ministri degli esteri europei nella riunione del 28 aprile rivederanno le misure introdotte contro la Birmania in ottobre dello scorso anno, a seguito della brutale repressione nei confronti dei manifestanti e dei monaci buddisti. Queste  misure, ratificate da un Regolamento UE approvato a marzo scorso, prevedono tra l’altro il divieto di importazione di pietre preziose, minerali, legname e la esportazione di macchinari connessi a tali settori produttivi.

Tali sanzioni dovrebbero essere prorogate per un altro anno. Il segretario di stato per gli  affari europei della Slovenia Hanez Lenarcic, ha dichiarato che si aspetta che la UE esorti la giunta militare a iniziare la programmazione per un”governo civile legittimo” e a rilasciare i prigionieri politici compreso la leader Aung San Suu Kyi.

Alcune organizzazioni per i diritti hanno dichiarato che non sarà sufficiente prorogare le sanzioni e chede l’estensione ad altri settori tra cui il gas, l’energia, il settore finanziario e la proibizione di transazioni finanziarie  nell’ambito UE da parte della giunta militare.

Attualmente le esportazioni di petrolio e di gas dalla Birmania non sono toccate dalle sanzioni come pure  i contratti firmati dalla Total  per lo sfruttamento del gasdotto di Yadana nel sud della Birmania.  Per questo si chiede che le sanzioni comprendano  le imprese che finanziano la giunta militare come la Myanmar Oil and Gas Enterprise (MOGE).

Lotte Leicht direttore di Human Right Watch ha dichiarato: “ la strada per un regime di sanzioni efficace sulla Birmania è di pensare in piccolo e di essere flessibili, andando a colpire i reali responsabili e coloro che si approfittano della giunta militare colpendo la loro abilità di accedere alle reti finanziarie internazionali per nascondere i profitti, per comprare armi e altri strumenti di repressione. Lavorando con costanza  e segnalando le imprese che lavorano con il regime. La UE deve collaborare con altri paesi che hanno imposto le sanzioni come gli USA e l’Australia e condividere le informazioni e promuovere una azione coordinata. Se non si farà questo le sanzioni diventano uno strumento inutile .

Anche il Parlamento Europeo ha chiesto il rafforzamento delle sanzioni  nel corso della discussione tenutasi il 23 aprile scorso e ha denunciato i piani della giunta riguardo al referendum che si terrà il 10 maggio..

 

 

La UE estenderà le sanzioni  per un altro anno a causa della assenza di progressi sui diritti umani

I Ministri degli esteri europei nella riunione del 28 aprile rivederanno le misure introdotte contro la Birmania in ottobre dello scorso anno, a seguito della brutale repressione nei confronti dei manifestanti e dei monaci buddisti. Queste  misure, ratificate da un Regolamento UE approvato a marzo scorso, prevedono tra l’altro il divieto di importazione di pietre preziose, minerali, legname e la esportazione di macchinari connessi a tali settori produttivi.

Tali sanzioni dovrebbero essere prorogate per un altro anno. Il segretario di stato per gli  affari europei della Slovenia Hanez Lenarcic, ha dichiarato che si aspetta che la UE esorti la giunta militare a iniziare la programmazione per un”governo civile legittimo” e a rilasciare i prigionieri politici compreso la leader Aung San Suu Kyi.

Alcune organizzazioni per i diritti hanno dichiarato che non sarà sufficiente prorogare le sanzioni e chede l’estensione ad altri settori tra cui il gas, l’energia, il settore finanziario e la proibizione di transazioni finanziarie  nell’ambito UE da parte della giunta militare.

Attualmente le esportazioni di petrolio e di gas dalla Birmania non sono toccate dalle sanzioni come pure  i contratti firmati dalla Total  per lo sfruttamento del gasdotto di Yadana nel sud della Birmania.  Per questo si chiede che le sanzioni comprendano  le imprese che finanziano la giunta militare come la Myanmar Oil and Gas Enterprise (MOGE).

Lotte Leicht direttore di Human Right Watch ha dichiarato: “ la strada per un regime di sanzioni efficace sulla Birmania è di pensare in piccolo e di essere flessibili, andando a colpire i reali responsabili e coloro che si approfittano della giunta militare colpendo la loro abilità di accedere alle reti finanziarie internazionali per nascondere i profitti, per comprare armi e altri strumenti di repressione. Lavorando con costanza  e segnalando le imprese che lavorano con il regime. La UE deve collaborare con altri paesi che hanno imposto le sanzioni come gli USA e l’Australia e condividere le informazioni e promuovere una azione coordinata. Se non si farà questo le sanzioni diventano uno strumento inutile .

Anche il Parlamento Europeo ha chiesto il rafforzamento delle sanzioni  nel corso della discussione tenutasi il 23 aprile scorso e ha denunciato i piani della giunta riguardo al referendum che si terrà il 10 maggio.

06/05/2023 Risoluzione parlamento Europeo 10.5.2023

Crimini di guerra e contro l'umanità commessi dalla giunta

Risoluzione del Parlamento Europeo 10.6.2022

Crimini di guerra e contro l'umanità commessi dalla giunta

impoortazione di teak in Italia

Principale aziende italiane

EU paper on Myanmar country reviewo 2018

Principale aziende italiane

07/03/2022 10 proposte per una forte azione UE a sostegno della opposizione democratica

ITALIA-BIRMANIA.INSIEME in vista della discussione nel Parlamento Europeo di una risoluzione ad un anno dal colpo di Stato

Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo

ITALIA-BIRMANIA.INSIEME in vista della discussione nel Parlamento Europeo di una risoluzione ad un anno dal colpo di Stato

Dichiarazione Del Rappresentante UE Borrell

condanna dei crimini commessi dalla giunta

Quadro complessivo per la politica della UE e per il sostegno alla Birmania/Myanmar

un importante passo in avanti della Unione Europea a sostegno del processo di cambiamento nel paese

05/07/2015 EU Multiannual Indicative Programme 2014-2020 Myanmar

EU Development Cooperation Instrument

13/07/2015 Conclusioni del Consiglio UE sulle prossime elezioni politiche in Birmania

la UE auspica elezioni democratiche, inclusive, credibili, trasparenti ed eque

08/04/2016 Il Ministro Gentiloni incontra il nuovo Presidente birmano e la Leader Aung San Suu Kyi

Forte sostegno dell'Italia al processo di democratizzazione

19/02/2016 L'Italia riconferma il pieno sostegno alle istituzioni democratiche birmane

L'Ambasciatore Aliberti incontra i neo Presidenti delle due Camere

09/02/2016 L'Italia sostiene il processo di evoluzione delle forze amate birmane e verso il progressivo abbandono della politica

L'Ambasciatore Italiano Aliberti incontra il Capo delle Forze Armate Birmane