IPS News – Un rapporto, che descrive la diffusione della coltura dell'oppio nella parte nord-orientale della Birmania, ha portato alla luce una storia significativa. Il rapporto è stato fatto da un gruppo di donne dei gruppi etnici che hanno rischiato la vita per documentare il mondo pieno di eroina in cui vivono. “Uno dei punti più critici del rapporto è quando si mostra come l’oppio è coltivato nelle aree sotto il controllo del regime militare birmano” ha detto Debbie Stothard, coordinatrice di ALTSEAN, un gruppo regionale che monitora le violazioni dei diritti umani in Birmania. “Il regime ha provato a dare l’impressione che la produzione di oppio continua solo nelle aree sotto il controllo dei gruppi etnici” ha detto all’IPS “Ma queste donne hanno saputo squarciare quest’immagine falsata”. “Quello che queste donne hanno compiuto deve arrivare come uno shock per il regime” ha detto la Stothard “Sono state capaci di farlo perché le donne sono state a lungo nell’area in cui l’informazione è stata raccolta”. Tuttavia la Stothard ha ammesso che le donne che hanno dato vita al rapporto, “Poisoned Hills” (n.d.r. colline avvelenate) rilasciato il 26 gennaio, hanno dovuto affrontare una missione pericolosa per completare il loro compito. “Si sono prese grossi rischi nel raccogliere queste informazioni perché loro sanno cosa vuol dire essere nemico della giunta”. (Puoi leggere la continuazione dell'articolo su IPS News) (2 Febbraio 2009)
91 minatori morti e un altro centinaio dispersi.
impegni importanti per costruire la pace in Birmania
Dal censimento sono state escluse le popolazioni Rohingya. 23.4.2014
Preoccupazioni per la sopravvivenza dei rifugiati
Era dal 1983 che non si effettuava il censimento
C'è ancora il tempo per modificare le parti più contestate relative all'appartenenza etnica e religiosa
Folle di buddisti hanno attaccato con sassi contro sedi e abitazioni di operatori internazionali che sono stati fatti evacuare
8 Ottobre ore 17:00 Link University Roma
soggette a critiche anche Gran Bretagna, Germania e Australia che hanno sostenuto economicamente l'operazione
Manca poco più di un mese e c'è ancora tempo per effettuare modifiche sostanziali
Il quadro puntuale dello stato dei negoziati. Tabelle, immagini sui protagonisti, luoghi, conflitti, oppio, tensioni religiose, gruppi etnici armati. esercito
scarsi risultati dell'ultima tornata di negoziati. agli inizi di agosto si riprende
l'accordo dovrebbe essere raggiunto prima delle elezioni di novembre.
affrontare con urgenza i problemi della cittadinanza e dei conflitti nello Stato Rakhine, lottare insieme contro il traffico di esseri umani
Un problema umanitario che deve essere risolto
Un passo fondamentale verso il dialogo politico per porre fine al conflitto più lungo al mondo
Importante sostegno italiano al processo di pace e di democratizzazione del Paese.