Secondo quanto riportato dai media della giunta, la Thailandia si è offerta di assistere il regime militare del Myanmar nella proposta di elezioni e nel censimento della popolazione.
Il 6 agosto l'ambasciatore thailandese Mongkol Visitstump ha incontrato a Naypyitaw il presidente dell'organismo elettorale della giunta, Ko Ko, per chiedergli in che modo la Thailandia avrebbe potuto contribuire alle elezioni programmate. Mongkol si è rivolto anche al ministro dell'immigrazione
e della popolazione della giunta, Myint Kyaing, e si è offerto di collaborare al censimento della popolazione previsto per ottobre.
Il capo della giunta Min Aung Hlaing afferma che il censimento verrà utilizzato per compilare le liste degli elettori per le elezioni dell'anno prossimo.
Il piano elettorale prevede che Min Aung Hlaing restituisca il potere al National Defense and Security Council (NDSC) dominato dai militari quando l'attuale stato di emergenza scadrà alla fine di gennaio. Il NDSC avrà quindi sei mesi per organizzare le elezioni, secondo il quadro delineato nella Costituzione redatta dall'esercito nel 2008.
Gli osservatori dubitano che il regime possa condurre anche un censimento della popolazione, per non parlare delle elezioni, avendo perso più di 70 città e il controllo amministrativo su vaste aree del Paese.
Il regime afferma che ci vorrà più tempo per condurre il censimento in alcune regioni. Min Aung Hlaing ha affermato che il sondaggio verrà condotto in più fasi, con il voto inizialmente distribuito nelle zone sicure, mentre il suo regime cerca di ripristinare la stabilità in altre aree.
I potenti vicini del Myanmar, Cina e India, stanno aiutando la giunta nella preparazione delle
elezioni.Il piano elettorale prevede che Min Aung Hlaing restituisca il potere al National Defense and Security Council (NDSC) dominato dai militari quando l'attuale stato di emergenza scadrà alla fine di gennaio. Il NDSC avrà quindi sei mesi per organizzare le elezioni, secondo il quadro delineato nella Costituzione redatta dall'esercito nel 2008.
Gli osservatori dubitano che il regime possa condurre anche un censimento della popolazione, per non parlare delle elezioni, avendo perso più di 70 città e il controllo amministrativo su vaste aree del Paese.
Nel frattempo, la Thailandia ha invitato i rappresentanti della commissione elettorale della giunta a osservare le elezioni del Senato thailandese a fine giugno.
Il piano elettorale è stato condannato dai paesi occidentali e dagli oppositori interni della giunta, in quanto ritenuto una frode volta a consolidare il potere da parte di un esercito che ha rovesciato un governo eletto democraticamente.
Il regime di Min Aung Hlaing ha preso il potere dopo che la National League for Democracy (NLD) ha ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni generali del 2020, sostenendo che il voto era fraudolento. Gli osservatori elettorali indipendenti hanno respinto tale affermazione. Il regime ha quindi incarcerato i leader della NLD, tra cui Daw Aung San Suu Kyi e l'ex presidente U Win Myint, con accuse inventate.