Comunicato stampa
L’ITALIA E LA UE DEVONO CAMBIARE PASSO E IMPORRE SANZIONI EFFICACI PER SCONFIGGERE LA GIUNTA MILITARE BIRMANA
ITALIA-BIRMANIA.INSIEME giudica le sanzioni adottate l’11 dicembre dal Consiglio Europeo, nei confronti di quattro persone e due entità della giunta militare birmana, troppo timide e del tutto insufficienti ad accelerare la caduta della giunta genocida.
L’Italia e l’Europa devono avere il coraggio di sostenere politicamente e finanziariamente le forze della resistenza democratica e il Governo di Unità Nazionale birmano, aiutandoli materialmente ad accelerare la caduta della giunta e la costruzione di uno stato democratico e federale inclusivo di tutte le etnie.Per questo, invece di tutelare le imprese europee ed i brand della moda europei e italiani, che sfruttando la dittatura e la repressione dei diritti umani e del lavoro, hanno aumentato i loro utili (vedere i dati delle importazioni dal Myanmar in netto aumento dopo il golpe), l’Unione Europea dovrebbe sospendere le preferenze commerciali di cui beneficia la Birmania/Myanmar, come richiesto ripetutamente a larghissima maggioranza dal Parlamento Europeo, e adottare, come chiesto dal Parlamento Europeo: “il congelamento delle attività e il divieto di trasferimenti finanziari internazionali alle due banche statali, la Banca per il commercio estero del Myanmar e la Banca per gli investimenti e il commercio del Myanmar”. Banche che usano la valuta pregiata per comprare armi e carburante necessario a bombardare i civili.
E’ tempo di superare le timidezze diplomatiche, la logica delle sanzioni con il contagocce e delle Risoluzioni di condanna. Pannicelli caldi che non servono a sconfiggere la giunta militare, a sostenere le forze democratiche e la costruzione di uno Stato democratico e federale, fondamentale in un’area del mondo che Cina e ora anche Russia tentano di dominare.