10/10/2014
Pubblicato il primo rapporto sulla trasparenza delle aziende petrolifere in Birmania
In vista della riunione del board dell'EITI che si terrà in Birmania. Un passo importante a livello globale

La Birmania ospiterà la prossima settimana la riunione del board dell’ EITI (Extractive Industries Transparency Initiative)  e  Global Witness  sta facendo pressioni sul governo perché, nel quadro delle procedure dell’EITI , dia priorità alla pubblicazione degli assetti proprietari delle imprese, in particolare di quelle che detengono concessioni nelle zone afflitte dal conflitto. Più della metà delle imprese petrolifere che hanno vinto i blocchi per l’estrazione di gas e petrolio hanno pubblicato dati sui loro assetti proprietari creando un precedente globale per le altre. Lo ha dichiarato Global Witness che recentemente aveva criticato il livello di segretezza che circonda da sempre il settore petrolifero birmano. La storica decisione è stata presa alla vigilia della riunione del consiglio internazionale dell’EITI l’organizzazione internazionale che si occupa di verificare il livello di trasparenza e corruzione di stati e imprese.

“Nel mondo paesi come la Gran Bretagna, si sono impegnati a costituire registi proprietari, ma questa è la prima volta che vediamo pubblicati e disponibili alla verifica pubblica i dettagli relativi alla reale struttura proprietaria delle imprese” ha dichiarato  alla Reuters Foundation Juman Kubba, analista  presso il  Global Witness.

"Otto delle 15 imprese private birmane con una quota di maggioranza hanno fornito informazioni esaurienti,” ha dichiarato l’analista.

"C’è ancora molto da fare, ma è stato un passo veramente importante, perché crea una base perché la Birmania e i suoi partner internazionali possano sviluppare ulteriori azioni e mostrare la loro serietà sulla  questione della trasparenza”. Per decenni i depositi di gas e petrolio, i settori delle risorse idriche,  del legno e minerario erano accessibili solo ad un pugno di imprese, molte delle quali legate o amiche dei potenti militari. Milioni di dollari d’introiti, provenienti dalla estrazione delle risorse naturali non sono state incluse e rese pubbliche nelle statistiche statali in uno dei paesi più poveri e corrotti al mondo. Molte delle risorse naturali si trovano nelle aree dominate dalle minoranze etniche e il loro sfruttamento ha alimentato anche il conflitto tra le forze governative ed etniche e altri gruppi armati. Sotto la giunta militare, che ha governato il paese per mezzo secolo  vi era una scarsa verifica indipendente sui profitti o le uscite ma il governo semi civile nominato nel 2011 ha iniziato a cambiare questo modello.

A giugno, Global Witness  aveva dichiarato di aver trovato un elevato livello di segretezza e aveva lanciato l’allarme sul fatto  che stante l’attuale situazione, molti degli introiti pubblici avrebbero potuto andare persi a causa della corruzione. All’epoca solo 13 imprese avevano risposto alle domande relative agli assetti proprietari. Da allora altre 15 si sono fatte avanti e 12 hanno fornito una piena informazione e Global Witness ha dichiarato di possedere una completa informazione su 17 aziende su un totale di 36 che hanno ottenuto le licenze. Ciò dimostra che le imprese private, se incentivate nel modo giusto,  possono e vogliono rendere pubblici i nomi dei proprietari “ ha dichiarato Global Witness nel suo rapporto.  Ciò nonostante sette  aziende private ed 11 multinazionali non hanno reso pubblici i loro assetti proprietari e molto lavoro deve essere ancora fatto per affrontare il rischio corruzione. Tra queste aziende vi è la canadese Pacific Hunt, l’olandese CAOG s.a.r.l, l’indiana Olimax Energy, la  tailandese Palang Solophon  Offshore e le aziende birmane IGE, KMA e Young Investment Group.  “in tutto il mondo i politici e gli imprenditori corrotti si nascondo dietro imprese segrete per rubare i profitti derivanti dal petrolio, dal gas o dai minerali” ha dichiarato Kubba in un comunicato. “ se la Birmania voltasse pagina rispetto ad una storia di corruzione e collusione nel settore delle risorse naturali, dovrebbe affrontare questo problema£ ha dichiarato. A luglio la Birmania è diventata un membro candidato all’EITI,  uno standard internazionale secondo il quale i governi e le imprese concordano di relazionare sulla distribuzione dei profitti derivanti dalla estrazione delle risorse naturali.

29/10/2016 Nuova legge sugli investimenti

una ulteriore semplificazione dopo l'eliminazione delle sanzioni americane

Crescita record per gli investimenti esteri

L'aumento del costo del lavoro in altri paesi asiatici contribuiscono all'insediamento di investimenti esteri in Birmania

16/06/2014 L’ agenzia per la cooperazione giapponese JICA smentisce le accuse di negligenza

Circa 4.500 persone verranno sfollate dall'area di Thilawa. Il governo giapponese fortemente impegnato a sostegno di iniziative imprenditoriali e di cooperazione in Birmania

28/05/2014 Il Presidente Obama rinnova per un altro anno le sanzioni economiche mirate

La decisione proibisce ad imprese e soggetti americani di fare affari con i militari. Causa le violazioni dei diritti umani e il conflitto in corso in alcuni Stati del paese

20/03/2014 L’Unione Europea e la Birmania negozieranno un accordo per la tutela degli investimenti

Comunicato stampa della UE su ragioni e obiettivi del negoziato

01/04/2014 In vendita le quote di partecipazione alla Zona Economica Speciale di Thilawa

Un progetto pari a 21 miliardi di Kyats.

l’UE sta lavorando per valorizzare i legami economico commerciali con la Birmania

dalla fine delle sanzioni internazionali i rapporti commerciali e gli investimenti sono cresciuti

20/03/2014 Il settore delle telecomunicazioni attrarrà la gran parte degli investimenti diretti esteri.

nell'anno fiscale 2014/15 gli investimenti raggiungeranno i 4 miliardi di $

06/03/2011 Dal porto di Maday nessun vantaggio per i residenti

Articolo di Khin Oo Thar

08/02/2014 Un nuovo albergo a 5 stelle verrà costruito a Rangoon

Contribirà a sostenere l’industria turistica

05/03/2015 Negoziati UE Birmania per un accordo bilaterale sugli investimenti

lettera aperta sui mancati impegni per il rispetto dei diritti umani e sulle regole

Gli investimenti esteri in crescita in Birmania

ulteriori previsioni di crescita soprattutto se si firmerà l'accordo bilaterale UE -Birmania

26/01/2015 Il governo prevede un forte incremento del turismo da 3.08 a 5 milioni entro l'anno

i dati includono visite della durata di meno di 24 ore dai paesi di confine

17/09/2016 OBAMA CANCELLERA' LE SANZIONI ECONOMICHE VERSO LA BIRMANIA

l'annuncio in un incontro tra Obama e Aung San Suu Kyi alla Casa Bianca

16/04/2016 ONE BELT ONE ROAD

NEW OFFPORTUNITIES IN CHINA E BEJOND

02/03/2017 LE SFIDE DI AUNG SAN SUU KYI PER LA NUOVA BIRMANIA

Un libro che fa capire gli enormi problemi ancora irrisolti nel paese delle pagode

Italian Products Expo 2015, aperta oggia Yangon

100 imprese italiane con il sostengno dell'Ambasciata Italiana a Yangon

01/11/2015 la produzione e trasformazione del pesce

il quadro delle prospettive e dei problemi da superare nel settore

04/07/2015 le imprese dell'abbigliamento minacciano la chiusura se il governo approverà il salariominimo di 3,25 $ al giorno

le imprese propongono un salario di fame pari a 2,5 $ al giorno.

17/06/2014 Il miglioramento della produttività e la qualità del riso birmano faciliterebbe le esportazioni in mercati qualificati

Nuovo rapporto della Banca Mondiale indica i problemi e le soluzioni possibili per il settore del riso

L'inflazione rimarrà al 9% e la crescita al 7%-

il FMI sostiene la necessità di controllare attentamente la attribuzione delle licenze

15/03/2014 Secondo uno studio svedese, la migliore scommessa di Naypyidaw sta nelle dighe idroelettriche

un settore fortemente in crescita, ma si dovrà mantenere la produzione nel paese.

18/03/2014 Gli abitanti dei villaggi nell'area di Dawei denunciano le aziende minerarie presenti nella zona per danni da inquinamento

anni di denunce inascoltate per i danni subiti dalla grande miniera di stagno e tungsteno nella zona di Dawei

21/11/2013 Proteste contro i rischi dell'inquinamento frenano il nuovo terminal petrolifero birmano

proteste di cittadini e ambientalisti pongono in dubbio la costruzione di una nuova raffineria petrolifera

la Birmania precipita nelle classifiche globali

Insicurezza alimentare, libertà di stampa e corruzione