3/29/2011
Birmania. Lettera di Raffaele Bonanni al Ministro Frattini‏
In allegato la lettera del Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni, al Ministro Franco Frattini, con la quale si chiede che la UE confermi  e non riduca le sanzioni economiche nei confronti sia del nuovo governo che della giunta militare.                                



Caro Signor Ministro,

abbiamo saputo che il prossimo Consiglio dei Ministri UE dovrà discutere se mantenere o ridurre le sanzioni nei confronti sia del nuovo che del passato Governo Birmano, entrambi responsabili di crimini contro le libertà fondamentali.  

Le scrivo perché la mia Organizzazione è davvero preoccupata delle diverse posizioni che stanno manifestando i Paesi europei, presenti nella Commissione UE rispetto alla situazione in Birmania.    

La nostra richiesta, più in generale l’spettativa della Cisl, è quella che l’talia sostenga attivamente le organizzazioni democratiche e sindacali birmane, non ancora  riconosciute dalla giunta militare, affinché si possa così rafforzare il tessuto sociale attivo, condizione indispensabile per costruire un pacifico processo di democratizzazione in quel paese.     

D’altronde la Cisl, assieme alla Confederazione Internazionale dei Sindacati, nel sostenere la recente dichiarazione della Lega Nazionale per la Democrazia e le posizioni espresse dal Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, chiede che vengano mantenute le attuali sanzioni e, nel contempo, avviato un dialogo tra l’UE e La Lega Nazionale per la Democrazia al fine di raggiungere un accordo in merito ai modi e ai tempi di una eventuale modifica delle stesse sanzioni.        

Dal momento che, ancora, non si sono visti cambiamenti evidenti in termini di rispetto dei diritti umani e dell’avvio di un equo sistema economico e sociale, a nostro avviso, il primo passo per l’pertura di un dialogo deve essere la liberazione degli oltre 2.200 prigionieri politici, di cui più di 50 attivisti sindacali.       

Auspichiamo, inoltre, che l'Unione europea sostenga le raccomandazioni del relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Birmania, proponendo alla prossima Assemblea Generale dell’NU la costituzione di una Commissione d'inchiesta sui possibili crimini di guerra e contro l'umanità perpetrati in questo paese. Sedici paesi, tra cui 12 europei, hanno già sostenuto questo appello.   

In attesa di un suo cortese riscontro La prego di gradire i miei più cordiali saluti,

Raffaele Bonanni