4/30/2014
Il censimento nazionale in Birmania ha riguardato circa 11 milioni di nuclei familiari
Dal censimento sono state escluse le popolazioni Rohingya. 23.4.2014

Il censimento nazionale  ha riguardato 10.719 milioni di nuclei familiari, fatta eccezione di alcune aree nella parte più a nord dello Stato Kachin e delle zone occidentali dello Stato Rakhine, ha dichiarato in un comunicato il Ministero per l’Immigrazione e la popolazione.

I 12 giorni durante i quali si è svolto il censimento, dal 30 marzo al 10 aprile, il primo dopo 30 anni, ha raccolto dati sulla attuale popolazione, dati economici e sociali con l’obiettivo di effettuare un piano di sviluppo nazionale. Contemporaneamente le forze di governo hanno lanciato una offensiva contro il gruppo di ribelli del Kachin Independence Army (KIA) in tre aree dello stato Kachin nel corso della quale sono stati uccisi 3 militari ed altri 17 sono stati feriti mentre 14 sono state le perdite tra i militari del KIA a cui sono stati confiscati anche munizioni e armi, secondo un rapporto ufficiale. Il governo ha dichiarato che l’operazione è stata lanciata  l’8 aprile, quando si stava svolgendo contemporaneamente un colloquio a Rangoon tra i rappresentanti del Comitato governativo per la promozione della pace e i rappresentanti dei gruppi etnici armati del Team per il cessate il fuoco nazionale (NCCT). Il governo di Rangoon e i gruppi etnici armati hanno concordato una  prima bozza di cessate il fuoco che dovrebbe essere discussa nei prossimi dialoghi programmati per la prima settimana di maggio.

Il Relatore Speciale dell'ONU aveva espresso la sua preoccupazione sull’andamento del censimento in Birmania. “la decisione del governo contraria all’identificazione dei Rohingya nel censimento non rispetta gli standard internazionali sui diritti umani”.

"L’autoidentificazione dovrebbe costituire un pilastro  per la raccolta di dati disaggregati sul piano etnico ed  è collegata al rispetto dei diritti degli individui nella affermazione della loro identità”. Ha dichiarato Quintana. “negare l’autoidentificazione è quindi una violazione dei diritti umani”. Durante l’ultima sua missione nel paese a febbraio scorso, il Relatore Speciale ha potuto ascoltare da una serie di gruppi etnici come le categorie etniche incluse nel censimento non riflettevano le modalità con cui loro stessi si identificano. “non è solo nello Stato Rakine che le persone obiettano sulle categorie etniche incluse nel censimento ed è diventato chiaro durante le mie discussioni con le comunità nello Stato Kachin che il governo ha affrontando il censimento senza aver effettuato una accurata e corretta consultazione con tutte le comunità interessate.” 
“Il punto di vista di Quintana sul censimento e la richiesta di un immediato ritorno degli operatori umanitari è stata condivisa dal Relatore Speciale sui diritti umani delle persone sfollate  Chaloka Beyani; dal Relatore Speciale sulle minoranze  Rita Izsák; dal Relatore Speciale sui diritti di ciascun individuo al govdimento degli standard più elevati di salute fisica e mentale, Anand Grover; dal Relatore Speciale sui diritti alla libertà di assemblea pacifica e di associazione Maina Kiai; e dal Relatore Speciale sulle attuali forme di razzismo, discriminazioni raziali, xenofobia e intolleranza collegate Mutuma Ruteere.