5/29/2009
“Stiamo affrontando una crisi della Costituzione” ha dichiarato Aung San Suu Kyi al proprio avvocato – Articolo di Min Lwin
The Irrawaddy - Parlando
a The Irrawaddy giovedì, l’avvocato Nyan Win ha detto che la leader e icona democratica
Aung San Suu Kyi gli ho riferito privatamente che le accuse contro di lei sono
illegittime, dal momento che il capo d'imputazione è in nome della Legge sulla
Sicurezza Statale del 1975, legge che è stata resa nulla dalla Costituzione del 2008.
“Stiano affrontando una crisi della
costituzione, non una crisi costituzionale”, queste le sue parole secondo
quanto riferito.
L’avvocato ha detto che Suu Kyi è
accusata secondo una legge del 1975, che trae forza giuridica dalla
costituzione del 1974, che è stata però resa nulla da quando l’attuale giunta
dei militari ha preso il potere nel 1988. In aggiunta, in accordo con la la road map presentata dal regime, il Paese ha approvato una nuova costituzione nel Maggio del 2008
tramite referendum nazionale, che ha anche reso nullo l’atto del 1975.
Il testimone della difesa Kyi Win
(che non ha nessun legame con l’omonimo avvocato di Suu Kyi) ha dato eco ai
sentimenti di Aung San Suu Kyi nella corte giovedì, testimoniando che qualora
la costituzione del 1974 fosse ritenuta ancora vigente, allora quella attuale
sarebbe “nulla e priva di valore”. Così viene riportato da una notizia dell’organo
statale The New Light of Myanmar di venerdì.
Kyi Win ha testimoniato durante il
nono giorno di processo contro Aung San Suu Kyi. E’ stato il solo testimone concesso alla difesa. Ad altri tre testimoni è stata negata la
possibilità di presentarsi, sebbene la corte non abbia dato nessuna
spiegazione per questo diniego.
Kyi Win ha anche messo in
discussione la tesi della giunta secondo la quale Aung San Suu Kyi fosse
responsabile per l’intrusione della sua residenza tra il 3 e il 5 maggio,
continua sempre The New Light of Myanmar.
Sebbene possa trarre in inganno, si crede
che l’organo statale stia tentando di trasformare la testimonianza di Kyi Win
per indicare che se lo Stato ha assunto delle guardie attorno alla residenza di
Suu Kyi, allora la sicurezza della casa era loro e non di Aung San Suu Kyi.
Sebbene la versione ufficiale
delle dichiarazioni di Kyi Win indica diversamente, è stato riportato che il testimone abbia
detto che la Legge Safeguard the State against the Dangers of Those desiring
to Cause Subversive Acts è stata già resa nulla dalla Costituzione del 2008.
Nel frattempo, giovedì pomeriggio, dopo il
processo, le autorità hanno scortato John William Yettaw nei pressi della
residenza di Aung San Suu Kyi perché venisse descritto come era entrato e come
aveva lasciato la residenza tra il 3 e il 5 maggio. Così riferiscono gli organi
di informazioni di proprietà del governo.
Nel nono giorno di processo, ci è stato
riferito che Yettaw ha testimoniato di essere entrato nella residenza la
mattina del 4 maggio e di averla lasciata dopo la mezzanotte del 5 maggio, e di
aver deciso da solo di andare nella casa del Premio Nobel per la Pace.
Parlando a The Irrawaddy venerdì, Nyan
Win ha detto che il pool che difende Aung San Suu Kyi non è stato informato del
fatto che l’Americano venisse portato presso la residenza.
“Il governo fa solo quello che vuole”, ha
detto “Se loro vogliono fare qualcosa che riguarda il processo, devono
informarci”
Viene riferito che Yettaw ha ammesso di fronte alla corte l’accusa di aver violato la Legge sull’immigrazione
birmana e le leggi della città di Rangoon, entrando segretamente nella
residenza di Aung San Suu Kyi di notte, senza chiedere nessun permesso, anche
se sapeva che la casa era controllata dalle guardie, così riferisce l’organo,
di proprietà della giunta, The New Light of Myanmar
(Puoi leggere l’articolo in originale su
http://www.irrawaddy.org/article.php?art_id=15786)