2/19/2011
BIRMANIA: STAMATTINA AUNG SAN SUU KYI LUNGA TELEFONATA ALLA CISL – UE MANTENGA SANZIONI O DIRITTI UMANI ANCORA PIU’ A RISCHIO
Ufficio
Stampa Cisl - “Se le sanzioni economiche dell’Europa verso il Governo
Birmano non verranno mantenute, ne risentirebbero fortemente i diritti
umani“. E’ quanto ha affermato oggi la leader Birmana Aung San Suu Kyi
nel corso di una lunga telefonata con la responsabile Asia per la Cisl,
Cecilia Brighi. La leader birmana ha ringraziato la CISL per il grande impegno a sostegno della democrazia, dei diritti del lavoro e del
sindacato birmano. Ha apprezzato l’impegno del sindacato e la campagna
“
adottiamo un sindacalista birmano”, lanciata dal Segretario Generale
della Cisl, Raffaele Bonanni.
“I
diritti dei lavoratori sono negati in Birmania e i lavoratori non hanno
voce” ha sottolineato nel corso della conversazione telefonica Aung San
Suu Kyi chiedendo anche un impegno della CISL e del sindacato globale
nei confronti dell’ILO (Organizzazione internazionale del lavoro),
perché il mandato di questa agenzia vada oltre la lotta al lavoro
forzato per comprendere la violazione dei diritti dei lavoratori e il
divieto di libertà sindacale.
Il premio nobel Birmano per la pace ha
espresso timore per le iniziative legislative sulla libertà sindacale
che la giunta intende attuare nel nuovo parlamento, che non va
sostenuto, perché completamente dominato dalla giunta.
Aung San Suu Kyi ha affermato di essere molto preoccupata della
posizione contraddittoria nell’Unione Europea sulle sanzioni: “E’
importante che il sindacato chieda che l’Unione Europea mantenga le
sanzioni economiche e che l’Europa rimanga unita su questa questione. Il
ruolo dell’Italia in tal senso è fondamentale”, ha sottolineato la
leader Birmana.
La Cisl da parte sua ha confermato la richiesta di un
monitoraggio effettivo dell’ attuazione delle sanzioni e il rispetto del
divieto per i ministri Europei di andare in Birmania. La leader
birmana ha ringraziato per le preoccupazioni espresse dalla Cisl per la
sua sicurezza, che dopo le recenti minacce della giunta è a serio
rischio.
La
leader birmana ha chiesto alla Cisl di rimanere in contatto perché
l’impegno del sindacato è importante e produce grande incoraggiamento
per coloro che all’interno della Birmania lavorano per la democrazia.
Aung San Suu Kyi ha anche auspicato di poter incontrare presto in
Birmania il Segreterio Generale della CISL Raffaele Bonanni, a cui
manderà una lettera di ringraziamento.
(19 Febbraio 2011)