16.11.23 Violazione della Convenzione su prevenzione del genocidio dichiarazione congiunta di intervento alla Corte Internazionale di giustizia Canada Danimarca, Francia Germania, Olanda e UK
I governi di Canada, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

Il 15 novembre Canada, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito hanno depositato una dichiarazione congiunta di intervento nella causa intentata dal Gambia contro Myanmar presso la Corte internazionale di giustizia.

In questo procedimento, il Gambia lamenta violazioni della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (Convenzione sul genocidio). Sostiene che le forze di sicurezza del Myanmar perpetrano “operazioni di sgombero” diffuse e sistematiche contro i Rohingya e che “gli atti genocidi commessi durante queste operazioni avevano lo scopo di distruggere i Rohingya come gruppo, in tutto o in parte, mediante l’uso di omicidi di massa, stupri e altre forme di violenza sessuale, nonché la sistematica distruzione mediante incendio dei loro villaggi, spesso con gli abitanti rinchiusi in case in fiamme”.

Canada, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito esercitano il diritto di intervenire nella presente causa ai sensi dell'articolo 63, paragrafo 2, dello Statuto della Corte per esporre la loro interpretazione delle pertinenti disposizioni della Convenzione sul genocidio davanti alla Corte. Ricordano che la Convenzione sul genocidio impone agli Stati parti di prevenire il crimine di genocidio e di chiedere conto ai responsabili.

Canada, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito riaffermano ulteriormente il loro impegno nei confronti della responsabilità e dell’ordine giuridico internazionale e sottolineano il ruolo vitale della Corte nella risoluzione pacifica delle controversie come principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.