Nuovo rapporto sulla violazione dei diritti alla terra nello Stato Mon
Irrisolta la confisca delle terre anche dal nuovo governo semi civile
La Fondazione per i i Diritti Umani dello Stato Mon ha pubblicato un rapporto nel quale evidenzia il conflitto per la terra che molti contadini vivono nello Stato Mon: “il desiderio di essere ascoltati: la lotta dei contadini Mon per il riconoscimento e la tutela dei propri diritti” . Il rapporto sostiene i diritti alla terra dei contadini Mon.
Secondo l’organizzazione per i diritti umani il conflitto per la terra è una delle questioni più pressanti che la Birmania deve affrontare oggi, ed è la seconda questione dopo il problema del conflitto armato. Il rapporto afferma che i conflitti nello Stato Mon devono essere indagati adeguatamente e in modo indipendente in modo da rendere giustizia alle vittime degli abusi dei diritti, identificando contemporaneamente le cause alla radice del conflitto sulla terra in Birmania. “ Le vittime della confisca delle terre durante la precedente dittatura militare e durante l’attuale governo semi civile chiedono giustizia attraverso la riparazione e la tutela dei loro diritti secondo la legge, ma le autorità interessate non prendono inconsiderazione le richieste di giustizia, lasciando irrisolti la maggioranza dei casi dei conflitti per la terra negli stati etnici” ha dichiarato l’associazione in un comunicato stampa.
L’associazione identifica le cause centrali del conflitto per la terra che risalgono alla politica che rifiuta il riconoscimento dei diritti comunali e ancestrali e non tutela i diritti dei contadini etnici e la mancanza della disponibilità di vie legali attraverso le quali le vittime possono agire contro le confische ingiustificate che sono state perpetrate dai militari secondo leggi antiquate.
Inoltre le cause possono essere legate al monopolio del Ministero dell’agricoltura e dell’irrigazione sulla gestione e assegnazione delle terre, l’assenza di una vera autorità che dovrebbe essere garantiva alla commissione e ai comitati nominati dal governo, nella assunzione di decisioni e nella risoluzione dei conflitti e della reticenza dei partiti politici al sostegno e alla promozione della risoluzione dei conflitti per la terra in Birmania. La Fondazione per i diritti Umani dello Stato Mon chiede con urgenza agli organismo di governo interessati di riconoscere le leggi ancestrali sulla terra e di interrompere immediatamente tutti gli atti di confisca delle terre, di proteggere i diritti dei proprietari delle terre e chiede al governo di costituire un organismo indipendente giudiziario a cui le vittime possono accedere per ottenere un giudizio equo nei casi di conflitto sulla terra.