11/14/2009
Suu Kyi pronta a cercare un incontro con Than Shwe
The Irrawaddy – Aung San Suu Kyi ha proposto ai leader del suo partito un suo incontro con il leader della giunta Generale Than Shwe per un colloquio diretto su come rimuovere le sanzioni economiche internazionali contro la Birmania, questo secondo fonti vicine alla National League for Democracy (NLD).                

Questo mercoledì, Suu Kyi ha incontrato Nyan Win, il portavoce del NLD e chiesto a lui di informare il comitato esecutivo del partito di “importanti” proposte. Nyan Win ha rifiutato di parlare piu a fondo la natura delle sue proposte.          
Quando The Irrawaddy ha chiesto a Nyan Win, questo venerdì,  se Su Kyi abbia già discusso di un possibile incontro con Than Shwe per parlare di sanzioni economiche, il portavoce ha detto: “Le sanzioni sarebbero il tema più idoneo per iniziare dei colloqui di questo livello”. In ogni caso, ha poi declinato di dare ulteriori informazioni dicendo: “Aspettate fino a Martedì”.                        

Ha anche aggiunto che il comitato esecutivo centrale del NLD discuterla proposta di Suu Kyi lunedì e probabilmente emetterà un comunicato per martedì.                      

Presumibilmente, se avrà il parere favorevole del suo partito, Suu Kyi scriverà una lettera a Than Shwe cercando un incontro diretto o farà una proposta attraverso Aung Kyi, che è il funzionario di collegamento tra lei e il generale                 

Secondo le nostre fonti, Suu Kyi cercherà anche di chiedere al regime il permesso per incontrare gli altri leader del partito e di visitare a casa tre membri dell’esecutivo del partito, che si trovano a casa in precarie condizioni di salute – il PresidenteAung Shwe, il Segretario U Lwin e Lun Tin.
             
Nel passato, Suu Kyi ha infastidito la giunta per il suo sostegno alle sanzioni economiche, ma negli ultimi mesi ha dichiarato che è ora pronta a cooperare con il regime per lavorare alla loro rimozione. Questo cambiamento di posizione è arrivato con l’inizio del diretto coinvolgimento degli Stati Uniti con la Birmania e ha condotto a parecchi incontri esplorativi con i generali.            

In Agosto, Suu Kyi ha inviato una lettera a Than Shwe, offrendo di cooperare con il governo e richiedendo un incontro con i diplomatici occidentali per discutere l’impatto e la severità delle sanzioni.                

Da allora lei ha incontrato due volte il funzionario di collegamento Aung Kyi. Poco dopo, le è stato concesso di incontrare i diplomatici, di base a Rangoon, di Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti per raccogliere più informazioni sull’impatto delle sanzioni.                     

Le aspettative che Suu Kyi possa presto essere rilasciata dai suoi arresti domiciliari o che le venga concessa qualche forma di libertà stanno crescendo a Rangoon, soprattutto in seguito ad una dichiarazione di Min Lwin, il Direttore generale del Ministero degli Affari Esteri, concessa a The Associated Press a Manila questo lunedì, in cui veniva detto “C’è un piano per rilasciare Aung San Suu Kyi subito”.                   

Nel frattempo, gli avvocati di Suu Kyi stanno completando l’appello alla Corte Suprema che chiama in causa la legalità dei suoi arresti domiciliari.               

Gli Stati Uniti hanno dichiarato giovedì che qualora ad Aung San Suu Kyi non venga concesso di partecipare alle elezioni birmane del 2010, la comunità internazione non potrebbe considerare le elezioni credibili. Il Segretario di Stato americano Hillary Rodham Clinton ha richiesto questa settimana il rilascio incondizionato di Suu Kyi, per far sì che le elezioni siano libere e giuste. 



(Puoi leggere l'articolo in originale su The Irrawaddy)

(14 Novembre 2009)