10/22/2012
Prima conferenza stampa del Presidente Thein Sein che affronta il problema del conflitto nello Stato Kachin

Il Presidente Birmano ha tenuto domenica  la sua prima conferenza stampa per I giornalisti locali. È un fatto memorabile dopo anni di vaghezze con la politica della vecchia giunta militare sulle restrizioni alla libertà di stampa.

Thein Sein ha risposto a circa una quarantina di domande da parte dei giornalisti birmani  e dei corrispondenti della stampa estera. Sul conflitto  nello Stato Kachin, questione sollevata da 7Day News Journal,  il Presidente ha detto che il paese ospita più di 100 nazionalità ha qualche problema, secondo il giornale ufficiale governativo  New Light of Myanmar.
Il Presidente ha dichiarato che i conflitti armati hanno avuto origine dal periodo successivo all’indipendenza e ancora sono in piedi e a causa loro il paese ha avuto difficoltà a promuovere il paese e a trasformarlo in un paese sviluppato. La guerra civile in Birmania è durata quasi 60 anni e è la guerra più vecchia ancora in corso del mondo. Secondo la risposta del presidente, il suo governo ha intrapreso una percorso di pacificazione in tre fasi per porre fine ai conflitti armati.

Il primo stadio di questa politica di tre punti è quello di porre fine alle ostilità nelle regioni di frontiera. La seconda fase riguarda l’azione del Comitato centrale di pacificazione presieduto dal Presidente stesso. La terza fase prevede la presentazione del caso al parlamento per una discussione al suo interno. Ha aggiunto inoltre che la perdita di un membro del KIA a causa del conflitto è una perdita per la nazione così come la perdita di un soldato governativo.

Il Presidente ha espresso la sua simpatia per i rifugiati interni che devono rifugiarsi luoghi protetti abbandonando il proprio lavoro e le proprie cose a causa di tali conflitti

Quindi, lo Stato Kachin, ha dichiarato il Presidente potrebbe diventare una regione pacifica e stabile come altre regioni se soltanto il processo di pace continuasse con pazienza e comprensione della buona volontà del governo, ha riportato il giornale di stato.

In coincidenza della conferenza stampa, l’intera popolazione del villagio di Nam Si- In nella parte occidentale dello Stato Kachin  è dovuta fuggire durante il week end a causa delle minacce di massacri da parte delle truppe governative, ha dichiarato il Kachin News Group  riportando le dichiarazioni di alcuni abitanti che stavano fuggendo.

Il villaggio ora abbandonato si trova trra Kahtan-Yang e  Ka-maing  sulla strada  Myitkyina-Hpakant. Gli abitanti hanno assistito a violenti combattimenti perché i militari stanno cercando di cacciare la Kachin Independence Organization (KIO)  dalla zona molto ricca di giada.

Il 19 novembre una unità dell’esercito birmano con più di 60 soldati della Light Infantry Division No. 88  sono entrati nel villaggio. I soldati hanno chiamato a raccolta la maggior parte degli uomini del villaggio e li hanno interrogati  sul ruolo del KIO, ha dichiarato sotto anonimato un testimone. La maggior parte degli abitanti sono stati rilasciati tranne il capo villaggio U Naing Linn  e un suo compagno Lagyawm Gun  che sono ancora prigionieri dell’esrcito.

Dopo il rilascio la maggior parte degli abitanti è fuggita nella vicina a Ka-maing e hanno ottenuto protezione nelle chiese o presso i loro parenti.

La chiesa battista locale sta ospitando più di 170 rifugiati, la maggior parte dei quali sono anziani o bambini . Le forze militari governative effettuano assalti estremamente aggressivi sia nello Stato Kachin che nella parte Nord dello Stato Shan pagando spesso con la morte, nonostante le dichiarazioni di pacificazione  fatte dal  governo sia agli Stati Uniti che alla UE.

 

Il KIO ha costantemente rifiutato la strategia di tre fasi del governo perché I problemi dovrebbero essere risolti in base alla costituzione del 2008. il KIO preferisce ovviamente il suo progetto in tre fasi : la prima fase riguarderebbe un accordo sulla distribuzione e posizionamento delle truppe, la seconda fase comporterebbe una discussione complessiva sulla falsa riga della Conferenza di Panlong che dovrebbe coinvolgere tutti i leader etnici e il governo in modo da risolvere tutte le divergenze e la terza ed ultima fase riguarderebbe la attuazione dell’accordo così come verrà definito. Anche se il Presidente ha espresso la sua vicinanza alle vittime del conflitto,non ha mai affermato di voler risolvere la questione Kachin attraverso mezzi politici e ha sempre sostenuto che ci dovrebbe essere un solo esercito nel quadro della Costituzione del 2008.

 


http://asiancorrespondent.com/91109/burma-president-gives-disappointed-answer-on-kachin-war/