Oggi, finalmente, i rappresentanti di entrambi i partiti insieme a quelli dei partiti etnici che rappresentano le minoranze e i rappresentanti dei militari si sono riuniti in parlamento per il giuramento formale.
Questo governo rappresenta un evento storico per l'NLD, a cui già nel 1990 venne strappato il potere, dopo che aveva ottenuto la vittoria alle elezioni. I suoi esponenti furono arrestati; e per il paese che dal 1962 ha visto il susseguirsi unicamente di governi di stampo militare.
il cambiamento politico aveva avuto inizio nel 2011 con la nomina di un governo semi civile instaurato da militari con a capo Thein Sein, un ex generale dell'esercito.
Il governo di Thein Sein finirà definitivamente il 31marzo quando l'NLD acquisterà la totalità dei poteri.
La costituzione impedisce ad Aung San Suu Kyi di diventare presidente, ma lei ha promesso che guiderà il paese de dietro le quinte tramite il nuovo presidente che verrà eletto con i voti dell''NLD, di cui ancora non si conosce il nome. La costituzione prevede, inoltre, che il 25% dei seggi in parlamento spetti ai militari, che però hanno promesso che i questo cambio di governo stavolta avverrà in maniera pacifica.
Nel 2010 si erano già tenute delle elezioni, a cui l'NLD si rifiutò di partecipare, per via della loro faziosità; ancora prima, nel 1990, sempre il partito di Suu Kyi riuscì ad ottenere la vittoria, ma i militari sollevarono il governo e e fecero arrestare i membri dell'NLD. Aung San Suu Kyi fu messa agli arresti domiciliari e ha passato 15 dei successivi 22 anni confinata nella sua villa sul lago nella città di Rangoon.
Stabilire la totale democrazia nel paese, sarà, dunque, una corsa a ostacoli. Il nuovo governo, infatti, avrà a che fare, infatti, anche con i ribelli etnici, che si trovano in alcune zone del paese. È stato firmato un accordo tra il vecchio governo e più di dodici di questi gruppi etnici prima delle elezioni; i gruppi maggiori, però, non hanno desistito e continuano i combattimenti in alcuni stati, la maggior parte combattono per l'autonomia e per i diritti dei loro territori, sfruttati perché ricchi di risorse naturali.
Lama Naw Aung, esponente alla Camera per il partito Kachin, ha parlato in vista di questo cambio di governo affermando :"spero che questa sarà una buona opportunità per discutere delle popolazioni etniche e ottenere i diritti per gli stati etnici, e credo, che il cambiamento avverrà perché ad Aung San Suu Kyi preme portare a termine il lavoro che il padre non era riuscito a portare a termine".