Risoluzione del Parlamento Europeo 10.6.2022
Crimini di guerra e contro l'umanità commessi dalla giunta
Il Parlamento condanna la diffusa risposta violenta dell'esercito birmano (Tatmadaw) a qualsiasi tipo di protesta e le gravi violazioni dei diritti umani che continua a commettere contro il popolo del Myanmar, a seguito del
colpo di stato del 1° febbraio di quest'anno. I deputati affermano che questi continui abusi e azioni equivalgono a crimini contro l'umanità.
Denunciano inoltre in modo specifico la presa di mira delle minoranze etniche e religiose nel Paese, con frequenti attacchi a chiese, moschee, scuole e strutture mediche e l'arresto di leader religiosi.
Inoltre, i deputati sono sconvolti dagli attacchi, le molestie, la detenzione e la tortura degli operatori sanitari in Myanmar ed esprimono timori per come la crisi umanitaria sia stata esacerbata da una terza ondata di COVID-19 nel Paese.
La risoluzione chiede il rilascio immediato e incondizionato del presidente Win Myint, del consigliere di Stato Aung San Suu Kyi e di tutti gli altri arrestati dal Tatmadaw con accuse infondate durante e dopo il golpe.
Esorta infine i paesi dell'UE, attraverso il Consiglio, a continuare a imporre sanzioni mirate e solide dell'UE, con l'obiettivo di interrompere le linee di vita economiche della giunta birmana, nonché a chiedere agli Stati membri di portare avanti misure restrittive mirate nei confronti dei responsabili del colpo di stato.