9/24/2010
E' solo Fumo negli occhi la decisione della giunta militare birmana di far votare Aung San Suu Kyi ancora agli arbitrari arresti domiciliari arbitrari
E' SOLO FUMO NEGLI OCCHI VERSO I GOVERNI RIUNITI ALL'ONU LA DECISIONE DELLA GIUNTA DI CONCEDERE ALLA LEADER BIRMANA AUNG SAN SUU KYI AGLI ARRESTI DOMICILIARI DI VOTARE NELLE ELEZIONI FARSA DEL 7 NOVEMBRE.
La giunta militare birmana, per ingraziarsi i consensi dei governi in vista delle prossime elezioni che mirano a trasformare la dittatura militare in una dittatura politica, inizia a utilizzare la annosa tattica volta a gettare fumo negli occhi dei governi, riuniti all’ONU.
Il il 14 settembre scorso aveva messo al bando il Partito della leader democratica birmana, Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari, poiché si era rifiutato di registrarsi per le elezioni, in considerazione del fatto che la costituzione e le leggi elettorali sono state costruite, senza un confronto democratico e sono strutturalmente funzionali al mantenimento del potere assoluto anche dopo le elezioni.
La commissione per le elezioni ha infatti dichiarato che la leader birmana non può votare perché condannata, in quanto criminale e vedova di uno straniero, ma le viene concesso di votare.
Aung San Suu Kyi, il mese scorso ha chiesto agli iscritti al partito, ormai fuori legge, di non votare e di boicottare le prossime elezioni.
Purtroppo il suo appello non viene ascoltato da molti governi, che facendo finta di non conoscere la costituzione birmana e le elggi elettorali, continuano a dichiarare che le elezioni dovranno essere “libere ed eque ed inclusive” e che possono rappresentare un primo passo verso la democrazia. Il solo fatto che la leader birmana non si possa candidare liberamente inficia di per se queste elezioni.