7/11/2011
L’India invia in Birmania 52 camion carichi di armi e munizioni
Cinquantadue camion militari a pieno carico hanno trasportato armi e munizioni dalla città di Moreh, nello stato di Manipur nel nord-est dell’India, verso il centro della Birmania lungo l’autostrada di Tamu nella divisione di Sagaing in Birmania

11 luglio 2011

Cinquantadue camion militari a pieno carico hanno trasportato armi e munizioni dalla città di Moreh, nello stato di Manipur nel nord-est dell’India, verso il centro della Birmania lungo l’autostrada di Tamu nella divisione di Sagaing in Birmania il 7 luglio.

“I camion militari birmani sono entrati nella città di Moreh il 3 luglio, rientrando in Birmania il 7 luglio carichi di armi e munizioni. Tutti i camion erano carichi di casse coperte da teloni”, secondo una fonte di Tamu.

Sempre secondo la fonte, un soggetto di nazionalità Chin della città di Moreh avrebbe dichiarato che le armi e le munizioni sarebbero state trasportate dalle autorità militari birmane nella città di Tamu.

I camion militari sono partiti dalla città di Tamu la stessa notte, attraversando la città di Gangaw nella divisione di Magwe e quindi il villaggio di Natchaung lungo l’autostrada della divisione di Sagaing.

“Apparentemente i camion si dirigevano a Mandalay, seconda capitale della Birmania. I camion erano di proprietà dell’Esercito birmano”, secondo un testimone oculare di Kalemyo.

Un residente di Kalemyo ha ipotizzato che le armi e le munizioni fossero destinate allo Stato del Kachin e allo Stato dello Shan in Birmania, dove l’Esercito birmano combatte contro l’Esercito per l’indipendenza del Kachin.

L’Esercito per l’indipendenza del Kachin e l’Esercito birmano si combattono dal 9 giugno in seguito alla violazione dell’accordo per il cessate il fuoco, che è rimasto valido per 17 anni, a partire dal 1994.

Secondo notizie diffuse dall’agenzia stampa AFP l’1 luglio, la guerra ha causato numerosi rifugiati dell’etnia Kachin, per la maggioranza cristiani, vittime della brutale repressione da parte dei militari birmani. Le truppe hanno portato avanti una politica di “pulizia etnica” nei pressi del confine con la Cina nei confronti della minoranza etnica Kachin prevalentemente cristiana.

Sempre secondo le notizie, a tutt’oggi circa 20.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni, ma il numero aumenta giorno dopo giorno. Sembra inoltre che le truppe birmane abbiano ucciso vecchi e bambini, stuprato donne, dato alle fiamme abitazioni e confiscato beni, ricorrendo spietatamente a tutte le tecniche della pulizia etnica.